Oracle OpenWorld: per un mondo sempre più cloud

Oracle OpenWorld: per un mondo sempre più cloud
A Orcale OpenWorld l'azienda ha rilanciato la sua strategia su un cloud sempre più orientato al business e segmentato in base alle specificità

Nel corso dell’evento più importante dell’anno per l’azienda, Oracle ha rilanciato la propria strategia su un cloud sempre più orientato al business e segmentato in base alle specificità

«Un evento entusiasmante, con 60mila partecipanti, provenienti da 145 paesi diversi». È cominciata così la presentazione dell’evento Oracle più importante dell’anno, tenutosi a San Francisco a metà ottobre da Alessandro Ippolito, Country Technology Sales Leader di Oracle Italia. I punti chiave di OpenWorld sono stati quattro: security, intelligenza artificiale, machine learning e cloud. «Oracle ha presentato una nuova versione dei propri servizi cloud (OCI, Oracle Cloud Infrastructure), che ha battezzato Cloud Generation 2». Oltre alla sicurezza, viene offerto ai clienti Oracle anche l’Autonomous Database con gli ultimi aggiornamenti.

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Nel suo intervento a OpenWorld, Larry Ellison, Executive Chairman e CTO di Oracle, ha rimarcato come la sicurezza sia la base fondante del database Oracle. Lo stesso vale per il cloud, dal momento che le applicazioni offerte da Oracle operano nell’area Mission Critical, cioè sul piano strategico. «Ellison ha definito il livello di sicurezza raggiunto da Oracle “da Guerre Stellari” – ha aggiunto Ippolito -, sottolineando come il database Oracle è l’unico in grado di aumentare il livello di sicurezza in modo autonomo». La scelta di Oracle di spingere un passo più avanti la propria strategia di cloud computing è suffragata da diverse previsioni, come quella citata da Mark Hurd, CEO di Oracle, secondo cui il 100% delle applicazioni nel cloud per il 2025 comprenderanno algoritmi di intelligenza artificiale (AI), mentre l’85% delle interazioni con i clienti saranno automatiche, gestite appunto da AI. Anche in Italia i trend sono paragonabili: «Secondo l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, il mercato cloud in Italia vale oggi circa 2,4 miliardi di euro – ha confermato Ippolito –, con una crescita del 19% rispetto al 2017. Oracle Italia realizza su cloud ormai il 40% del proprio fatturato. A livello mondiale il giro d’affari legato al cloud vale 120 miliardi di dollari, con una crescita del 20% anno su anno».

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Cloud segmentato

Oracle ha abbracciato il cloud anche per quanto riguarda la propria suite di applicazioni Oracle Fusion, offrendo «le uniche applicazioni in cloud basate sul machine learning, con processori separati dedicati ad applicazioni e sicurezza per una maggiore agilità e una riduzione dei costi». Sempre nella suite di applicazioni cloud, Ellison ha lanciato a OpenWorld anche Oracle Fusion Analytics Warehouse, piattaforma analitica completa basata su Oracle Analytics e Autonomous Data Warehouse. Commentando questo aspetto, Ellison ha dichiarato: «Automatizziamo la creazione del modello di dati nel warehouse, automatizziamo la migrazione dei dati nel data warehouse: lo chiamiamo Autonomous Data Warehouse. Si ottimizza automaticamente. Aggiunge indici. Aggiunge tutto ciò che è necessario per operare in modo efficiente: basta premere un tasto».

Oracle fornisce anche una soluzione blockchain: Oracle Blockchain Cloud Service, già adottata per esempio da Certified Origins, azienda di produzione ed esportazione di olio d’oliva (soprattutto, col marchio Bellucci, negli Usa), che la utilizza per assicurare tutta la propria supply chain. «Il punto di forza di OCI è la segmentazione – ha concluso Ippolito -, che separa la gestione del cloud dai dati dei clienti, rendendoli impenetrabili agli hacker».