Samsung si mette nei guai per la partnership con Supreme Italia

Samsung si mette nei guai per la partnership con Supreme Italia

Samsung ha stretto una partnership con Supreme Italia ma il brand del Belpaese è coinvolto in una guerra sui marchi con il suo omonimo statunitense che ha avuto ripercussioni sull’azienda coreana

Samsung è rimasta suo malgrado coinvolta in una diatriba sul diritto d’autore che però non la riguarda direttamente. Ieri la divisione cinese del colosso dell’elettronica ha presentato ufficialmente il suo Galaxy A8s, il primo dispositivo con la fotocamera frontale integrata sotto lo schermo. Durante l’evento è stata anche annunciata la partnership con Supreme Italia, che prevede anche l’apertura di un punto vendita del brand di Barletta a Pechino. Il problema è che il marchio di street wear è attualmente coinvolto in una battaglia legale con l’azienda statunitense a cui si ispira non solo nel design degli abiti ma anche nel nome e nel logo.

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La vicenda nasce dal fatto che Supreme USA non ha mai registrato il suo brand nel nostro Paese. Da questo vuoto legislativo è nato Supreme Italia, che propone capi a prezzi molto inferiori alla concorrente americana ma del tutto simili nell’aspetto. La società di New York ha quindi presentato al Tribunale di Milano una denuncia per “attività di contraffazione e di concorrenza sleale” ma i giudici si sono pronunciati in favore di Supreme Italia in quanto “affinché l’atto costituisca un illecito non è sufficiente che ci sia confusione tra i due brand né che ci siano somiglianze esteriori tra i prodotti”. La diatriba in tribunale non si è ancora conclusa e per Samsung, che ha immediatamente chiarito che l’accordo da lei stretto era con Supreme Italia, sono fioccate numerose critiche sui social network. Alla luce di questi problemi il manager del marketing digitale dell’azienda coreana, Leo Lau, ha inizialmente difeso la partnership salvo poi annunciare di voler rivedere gli accordi con la società di Barletta. “Recentemente, Samsung Electronics ha annunciato che coopererà con Supreme Italia nel mercato cinese, stiamo rivalutando questa partnership e ci rammarichiamo profondamente per l’inconveniente causato”, ha affermato il dirigente.

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