Activision Blizzard taglia 800 posti di lavoro

Il sindacato di Activision, con 600 membri, diventa il più grande nel settore dei videogiochi

Nonostante i buoni risultati finanziari, il gruppo ha deciso di eliminare centinaia di posizioni a livello globale, ottimizzando i ruoli di sviluppo

Nel campo dei videogame, Activision Blizzard è uno dei nomi principali a livello globale, per il successo ottenuto su varie piattaforme. Nonostante i buoni risultati ottenuti nell’ultimo anno fiscale, la compagnia taglierà circa 800 posti di lavoro, dovendo ottimizzare la filiera interna, focalizzandosi su sviluppatori e strategie di business.

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Lo ha annunciato l’amministratore delegato, Bobby Kotick, durante una call con gli investitori in cui ha delineato il record raggiunto dalle finanze del gruppo ma anche la volontà di cambiare un bel po’ nell’organizzazione dei dipendenti. In totale, dovrebbero essere 775 i posti di lavoro interessati, lungo tutte le divisioni, da Activision, a Blizzard e King. Lo studio di Seattle Z2Live verrà chiuso completamente, con 78 persone lasciate a casa. I tagli saranno effettuati, secondo le decisioni dell’azienda, “de-priorizzando iniziative che non soddisfano le aspettative e riducendo alcuni costi non legati allo sviluppo diretto e relativi all’amministrazione”.

Cose ne sarà di Activision Blizzard

Senza grosse sorprese, è plausibile che la futura strategia di business sarà probabilmente incentrata sui servizi online e segmenti live, come gli eSports, mentre si andrà a consolidare il franchising su personaggi come Candy Crush (King), Call of Duty, Overwatch, Hearthstone e Diablo. Un rapporto del sito Kokatu, che ha ottenuto una lettera inviata allo staff afferma che, sebbene la crescita del numero di dipendenti fosse necessaria, alcune parti del business sono diventate relativamente sovraccariche. La mossa è stata presa come segnale che Activision, che nel 2013 ha acquistato una partecipazione di maggioranza in Blizzard per 5,8 miliardi di dollari, è diventata molto più coinvolta nella gestione del gruppo, sottolineato dalle partenze di alcuni alti dirigenti nell’ultimo periodo. Ma i fan di Blizzard non dovrebbero essere troppo preoccupati; anche se il 2018 è stato un anno tranquillo senza nuovi titoli, i prossimi mesi dovrebbero portare novità interessanti, nonostante la riduzione di forza lavoro che si prospetta.

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