La corsa di Fastweb verso il 5G

La corsa di Fastweb verso il 5G

Roberto Chieppa, chief marketing & customer experience officer di Fastweb fa il punto sulle iniziative in atto e sul percorso che porterà la compagnia verso la rivoluzione delle reti

Tutti hanno grandi aspettative in merito al 5G. Il motivo? Se ne parla da mesi, anni, come se all’orizzonte vi fosse qualcosa in grado di cambiare per sempre il modo con cui comunichiamo, navighiamo, usufruiamo dei servizi digitali. E sarà proprio così. Da quando Fastweb ha cominciato la sua avventura in Italia (la fondazione risale al 1999), ne è passata fibra sotto i ponti. Anzi, gran parte del merito della digitalizzazione del Paese va proprio all’azienda parte del gruppo Swisscom, che con la telefonia fissa ha connesso milioni di famiglie al web. Ed è per questo che la storia di Fastweb con il 5G è cominciata tempo fa, quando nemmeno potevamo immaginare come e dove impatterà il prossimo standard.

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RIVOLUZIONE 5G

«Ci lavoriamo a pieno regime da oltre tre anni, perché crediamo che dietro all’acronimo 5G vi sia molto di più. Si tratta di una tecnologia che abiliterà una rivoluzione nel modo di funzionare delle nostre città, della mobilità urbana, di tutti i settori produttivi. Il 5G sarà pervasivo e avrà un impatto su tutti gli aspetti della vita quotidiana» – ci spiega Roberto Chieppa, chief marketing & customer experience officer di Fastweb. «Molti credono che il 5G sia il proseguimento del 4G ma non è del tutto corretto sia dal punto di vista tecnico che di opportunità, perché per performare il 5G ha bisogno della rete fissa in fibra ottica. Qui non si tratta solo di avere una rete più veloce, ma ottimale per una serie di attività che oggi, con le reti mobili attuali, non sono possibili. Pensiamo alla telemedicina, che abbiamo già sperimentato con l’IRCCS “Giovanni Paolo II” di Bari. Qui, nell’ambito di Sanità 5.0, il 5G ha permesso di attuare un monitoraggio dei pazienti da remoto, presso il proprio domicilio: un vantaggio incredibile per chi ha la possibilità di restare nell’ambiente domestico, con la sicurezza di essere seguito da personale specializzato. Non dimentichiamoci della mobilità e dell’utilizzo dell’IoT. In ottica smart city, rientrano un migliore controllo del traffico cittadino, segnalazioni puntuali su incidenti e calamità, più efficienza nell’organizzazione dei soccorsi e nelle operazioni di recupero. Non a caso, i test che Fastweb ha svolto sinora riguardano in modo particolare contesti professionali e industriali, i primi che mostreranno le potenzialità del 5G».

NON SOLO MOBILE

Sempre sull’asse Bari-Matera, per esempio, Fastweb ha sfruttato la tecnologia 5G per testare le prime applicazioni legate alla realtà virtuale per i processi produttivi e dell’Industria 4.0, con l’obiettivo di consolidare quel mondo di assistenza da remoto che se non è una novità in molti settori, con il 5G potrà abbracciare sviluppi ulteriori, che guardano agli ologrammi, alla sicurezza negli interventi, ottimizzazioni di costi e rapidità.

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«Per Fastweb, è essenziale giocare un ruolo di primo piano, da protagonista anche sul 5G dopo essere stato pioniere della fibra ottica» – conferma Chieppa. «Questo perché ci consideriamo da sempre pionieri dell’innovazione tecnologica, contribuendo a passaggi importanti per il nostro Paese, come per la fibra. Il 5G è una tecnologia ponte, che connetterà non solo le persone ma anche gli oggetti. Abbiamo acceso le prime antenne a Roma, Bari e Matera, e siglato un accordo per avviare le prime sperimentazioni anche su Genova. e lanciato “Together to 5G”, la Call for Innovation con cui abbiamo chiesto alle startup di mettere sulle nostre scrivanie le loro idee per il 5G: da 50 ne abbiamo premiate tre, fra le 10 pre-selezionate – Guardian, Horta e Quavlive – con cui attualmente siamo passati alla fase di co-design e analisi della fattibilità». Chi si ferma al 5G come rivoluzione esclusivamente mobile però si sbaglia.

«Il 5G sarà infatti la chiave per ottenere performance di qualità grazie al mix di tecnologie fisse e mobili, lasciando al collegamento di quinta generazione gli ultimi 250-300 metri, invece di portare la fibra ottica fino a casa, con analoghe prestazioni di altissimo livello».