Achab e Webroot, insieme per la sicurezza

Achab e Webroot, insieme per la sicurezza

Nel corso di un evento organizzato a Milano, indirizzato ai Managed Service Provider, le due aziende hanno illustrato i pregi della soluzione proposta dal vendor americano e affrontato il tema security

Webroot, antivirus di nuova generazione pensato per proteggere in tempo reale gli endpoint da virus, malware e attacchi zero-day senza aggiornamento delle firme, è un’opportunità di crescita per gli MSP, sia per le caratteristiche della soluzione, che si avvale del cloud e dell’intelligenza artificiale per proteggere le aziende dalle minacce informatiche, sia per i possibili margini derivati dalla sua commercializzazione. Questo è il messaggio diffuso da Achab nell’evento Webroot Italy 2019, organizzato di recente a Milano, in cui il distributore ha descritto ai Managed Service Provider l’evoluzione degli attacchi informatici, fornendo consigli e strumenti per approcciare questo argomento insieme alle PMI.

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Come ha confermato una ricerca svolta da Achab su 150 MSP iscritti all’evento, l’argomento sicurezza è complesso. Nello scenario attuale, affrontare correttamente questo tema non è facile, molte sono le criticità da superare. Per il 46,3% dei partecipanti all’indagine, il principale ostacolo che impedisce di affrontare bene il problema è la carenza di consapevolezza. In seconda posizione (27,8% delle risposte) si colloca la mancanza di budget. Il 16,7% dei rispondenti concepisce il problema della sicurezza come un argomento tecnico: la difficoltà maggiore è dovuta al malware (ransomware, phishing, virus fileless). Il 9,3% vede il problema come legato alla mancanza di formazione, tema che si abbina alla mancanza di consapevolezza.

UNA SOLUZIONE VINCENTE

«L’antivirus ha riacquistato valore nel mercato ed è tornato a essere un mezzo attraverso cui fare business» – ha detto Andrea Veca, CEO di Achab. «Insieme a Webroot proponiamo una soluzione semplice e innovativa che può permettere agli MSP di fornire un servizio di livello elevato ai loro clienti». La soluzione di sicurezza Webroot SecureAnywhere è gestita nel cloud, tramite una console di amministrazione e gestisce la sicurezza completa dei dispositivi, intercettando anche virus sconosciuti. Semplice da installare e configurare, protegge i sistemi dei clienti in tempo reale, grazie a tecnologie di machine learning attive in cloud. Permette di non rallentare le macchine dei clienti con software pesante e continui update e di risparmiare tempo azzerando i costi di gestione e installazione, dal momento che non ci sono server e console da installare nelle reti da proteggere.

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Con sede a Broomfield, nel Colorado, e uno staff di 700 persone, Webroot è stata fondata nel 1997 e si è imposta nel settore delle piattaforme di cybersecurity per MSP e PMI. Acquisita di recente da Carbonite, la società propone soluzioni molto apprezzate dagli MSP americani. Oggi Webroot conta oltre 14mila partner MSP e più di 300mila imprese protette. L’integrazione con Carbonite consentirà di proporre un portfolio ancora più completo. Nel mercato USA il fatturato degli MSP è cresciuto notevolmente negli ultimi anni e si stima che, da un valore globale di 42 miliardi di dollari nel 2018, possa raggiungere i 72 miliardi di dollari nel 2022. Anche sul mercato italiano il modello MSP è in crescita ed è adatto a soddisfare le esigenze delle aziende.

UN’ALLEANZA STRATEGICA

«Achab è un partner strategico» – ha spiegato Charles Tomeo, vice president worldwide business sales di Webroot. «Lavoriamo insieme per fare innovazione, questo è un aspetto importante della nostra relazione». Con sede a Milano e uno staff di 30 persone, Achab ha un fatturato di 7,7 milioni di euro. «Distribuiamo in esclusiva soluzioni provenienti da più fornitori» – ha puntualizzato Veca. «Non scegliamo vendor concorrenti, ma complementari, per creare integrazione e non sovrapposizione tra le tecnologie. Privilegiamo tecnologie poco note perché le tecnologie già consolidate sono proposte dai distributori a volume, vogliamo rendere disponibili alternative di valore rispetto ai marchi noti».