Opera, ecco il browser con dentro la criptomoneta

Opera, ecco il browser con dentro la criptomoneta

Arriva Reborn 3, il primo browser di Opera che integra un portafoglio per gestire le criptovalute, anche quelle sullo smartphone

Il tanto atteso browser di Opera, Reborn 3, che presenta un portafoglio integrato di criptovalute, è finalmente disponibile. Secondo quanto comunicato dalla compagnia, il wallet si sincronizza con la controparte su Android, dunque vuol dire che chi è solito gestire bitcoin et similia con il telefonino, usando l’app di Opera, potrà ritrovarsi tutto anche sul computer, senza alcuno sforzo. Il tutto senza il rischio che le chiavi di associazione di dispositivo e utente vadano a finire chissà dove: è Opera a garantirne la sicurezza e affidabilità. In linea di principio, suona come un processo di autenticazione a due fattori: quando una persona deve identificarsi o firmare una transazione sulla blockchain, riceverà una notifica sul proprio telefono. Basterà dunque sbloccare lo smartphone con un metodo a scelta e precedentemente impostato, come l’impronta digitale, per confermare l’azione.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Più sicurezza anche su PC

Opera aveva dato un’anteprima della funzionalità a giugno dello scorso anno quando ha aggiunto un portafoglio di criptovaluta al proprio browser web su Android. Ad agosto poi, l’organizzazione si era spinta con qualche dato in più, spiegando che la stessa feature avrebbe raggiunto la versione desktop. A settembre l’avvio della fase di beta testing, con un gruppo ristretto di utilizzatori. Oltre al wallet, particolare interessante è l’opportunità di navigare tra le applicazioni blockchain digitandone l’indirizzo direttamente nella barra superiore di Opera. Il programma integra anche una rete privata virtuale (VPN), progettata per anonimizzare e proteggere i dati di surfing da occhi indiscreti.

Leggi anche:  Nelle aziende italiane la formazione e le policy in materia di Intelligenza Artificiale sono inadeguate

“Riteniamo che queste funzionalità dovrebbero costituire il nuovo standard di navigazione e che gli utenti non dovrebbero accontentarsi di qualcosa di meno. Dopotutto, il browser rimane l’applicazione più importante attraverso cui si interagisce con il web per molte ore al giorno. Opera vuole restituire quella qualità, privacy e sicurezza su internet che gli altri non possono dare” – ha spiegato l’azienda sul proprio blog.