Sony taglia 2mila posti di lavoro alla divisione mobile

Sony taglia 2mila posti di lavoro alla divisione mobile

Il gigante giapponese farà a meno di circa il 50% dell’attuale forza lavoro entro il 2020 per colpa delle scarse vendite degli smartphone

Che la divisione Mobile di Sony non vivesse un buon momento era ben chiaro da mesi. Il gruppo è forse quello che ha ottenuto meno dalle briciole di un mercato degli smartphone oramai nelle mani salde di due o tre aziende. Dei nomi grossi del settore, quelli che a metà dei 2000 dominavano le scene, oggi resta davvero poco, basta guardarsi indietro: Nokia, HTC, Motorola, hanno cambiato pelle, spesso dopo anni bui, e oggi vivacchiano in una fascia media senza troppi colpi di scena.

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Sony ha avuto un pregio, quello di tirare avanti sempre da sola, rinunciando a cadere nelle grinfie di brand più forti che l’avrebbero snaturata, almeno dal punto di vista strategico. Sarebbe stato meglio? Impossibile dirlo ma intanto oggi discutiamo di un pesante fardello di cui l’azienda ha deciso di disfarsi.

Cosa succede

Eh si, perché nel futuro prossimo di Sony Mobile c’è il taglio di circa 2 mila dipendenti, che potrebbero diventare anche 4 mila da qui al prossimo anno, così da ridurre del 50% la forza lavoro dedicata al settore della telefonia. Lo dice il Nikkei Asian Review che, anche se non menziona da dove ha preso le informazioni, segnala la politica dei licenziamenti che dovrà concludersi a marzo del prossimo anno e che interesserà personale in Giappone, Cina e in Europa. La mossa sembra dettata da un calo della quota di mercato che, già nel 2014, faceva segnalare curve in discesa.

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Anche se gli smartphone di Sony sono alquanto impressionanti, in particolare per quanto riguarda la resa fotografica, non sono stati in grado di raggiungere la grande massa di pubblico, non quanto fatto da gente come Huawei, davvero sorta dal nulla. E la cattiva notizia è che anche altre divisioni di Sony non se la passino così bene, tanto che operativamente, il gruppo dovrebbe chiudere il 2019 con una perdita generale. Il senso sarebbe dunque che tagliare la parte mobile aiuterà a ridurre i costi della divisione e, in questo modo, ad avvicinarsi al profitto. Ovviamente, ciò renderà meno prorompente la presenza del marchio in futuro, con un focus maggiore su televisori e multimedia in generale, dove il brand gode di tutt’altro spessore.