Il primo smartphone pieghevole al mondo, presentato nel 2018, è riuscito ad avviare le vendite, approfittando dei ritardi del Galaxy Fold
L’azienda cinese Royole ha avviato le vendite del suo tanto atteso telefono pieghevole FlexPai, divenendo il primo produttore a concretizzare la promessa nelle mani dei consumatori. Dopo che il Galaxy Fold è stato rinviato a tempo indeterminato in seguito a una serie di problemi rilevati dai primi recensori statunitensi, e in attesa di capire quando verrà commercializzato il Huawei Mate X, proprio Royole, che aveva svelato la sua declinazione flessibile in anticipo su tutti, si è rifatta, battendo in velocità la concorrenza di alto profilo. Il FlexPai è disponibile in tre versioni. Quella top vanta 512 GB di spazio di archiviazione e 8 GB di ROM. Poi altre due: da 128/6 GB e 256/8 GB, con prezzi che partono dai 1.200 euro.
Come è fatto
Il FlexPai vanta uno schermo Amoled da 7,8 pollici che si piega in 4,3 pollici quando è richiuso. La sua cerniera, secondo il produttore, può far fronte a 200 mila pieghe, che dovrebbero essere abbastanza per durare tutta una vita. A bordo anche una batteria che può raggiungere l’80% di carica in un’ora: non è la più veloce, ma meglio di molti altri concorrenti. Il il FlexPai non è privo di problemi anzi, il chip Qualcomm Snapdragon 855 pare scaldare troppo ed è per questo che la compagnia ha dovuto lavorare a fondo per risolvere la criticità prima della messa in commercio. L’interesse intorno alla tecnologia è tanta, visto che addirittura l’esemplare di Royole è già andato esaurito. Tutte le scorte iniziali inviate al sito di proprietà di Alibaba sono state comprate in poche ore. Vale la pena sottolineare che, per quanto impressionante possa sembrare, è impossibile sapere quanti telefoni fossero davvero disponibili, se 50 o 50 mila. Ad ogni modo, stanno arrivando altre unità, con spedizioni ulteriori previste per il 9 maggio.
