Apple sta testando TouchID e FaceID per gli accessi iCloud

Apple lancia i nuovi iCloud Plus da 6 TB e 12 TB

Per dire addio una volta per tutte alle password servono gli accessi biometrici ed è per questo che Apple vuole implementarli ovunque

Ricordarsi ogni volta mille password per i mille account digitali che abbiamo è sempre un problema. C’è chi si fida, e chi meno, di usare dei password manager e dunque il rischio di tenere, in chiaro, le chiavi segrete è sempre presente. Come mitigare simili contesti? Semplice: con la biometria. Già oggi facciamo a meno di inserire lettere e numeri per entrare nei conti correnti postali e bancari, sfruttando dita, iridi o volti, e anche domani l’ingresso al cloud potrebbe beneficiare di simili opzioni di security. O almeno ci sta provando Apple nel merito di iCloud, la piattaforma di archiviazione proprietaria. La compagnia sta effettuando dei test per far si che gli utenti possano utilizzare il TouchID o il FaceID per navigare tra file e cartelle sincronizzate sulla nuvola.

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Come funzionerà

Per raggiungere tale obiettivo, bisogna soddisfare tre requisiti. Prima di tuto, ovviamente aver registrato il viso o il volte. Oltre a quelli, ci vorrà di un dispositivo con un lettore di impronte digitali o di uno che supporti FaceID, con sopra le versioni beta di iOS 13 , iPadOS 13 o macOS Catalina. Questo significa che quasi tutti i moderni iPhone e iPad sono supportati (devi tornare al 2012 per un iPhone senza TouchID o FaceID), i Mac supportati sono invece più rari: il MacBook Pro da 15 pollici con Touch Bar del 2015 e successivi, oltre alla più recente incarnazione del MacBook Air. Una volta attivato tutti, si verrà reindirizzati su beta.icloud.com, per usare la biometria e accedere, oltre alla sempre verde possibilità di password. Non a caso, “Accedi con Apple “ è una funzionalità annunciata all’inizio di quest’anno al WWDC, cheti consente di registrarti per app e siti web senza offrire un indirizzo email. L’azienda ha detto che la piattaforma di integrazione sarà disponibile per gli sviluppatori questa estate, per ampliare le possibilità di sicurezza dello sblocco biometrico, anche al di fuori dei software casalinghi.

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