Gli Stati Uniti si riavvicinano a Huawei

Gli Stati Uniti si riavvicinano a Huawei

Nei giorni scorsi, il presidente Trump ha fatto intendere che le porte non sono totalmente chiuse al gigante di Shenzen a patto che…

Parlando al vertice dei leader mondiali del G20, Donald Trump ha confermato la sospensione di qualsiasi aumento delle tariffe nei confronti di Huawei e il ripristino delle attività commerciali tra i confini americani, almeno a livello temporale. Attenzione, questo non vuol dire che il gigante cinese potrà tornare a lavorare come fatto sinora ma che, per alcune linee di prodotti, si ripotrà mettere tutto in lavorazione, nei riguardi di oggetti di largo consumo. Tradotto, significherebbe che la famiglia degli smartphone è al sicuro, meno quella delle reti e network di connessione, dove si nutrono ancora dubbi sulla bontà della supply chain.

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Cosa succede

Resta dunque in essere il divieto più ampio, tale da far si che Huawei sia ancora nella lista delle aziende sotto osservazione da parte del Dipartimento del Commercio. Al momento, i dettagli del piano devono ancora essere rivelati e, come tale, non è chiaro, ad esempio, quale sarà la relazione a lungo termine con Google e dunque se possiamo attenderci una messa in pausa del progetto del sistema operativo indipendente, a favore di un ritorno di fiamma per Android. Potrebbe essere che Huawei voglia proseguire sulla strada del fai da te, liberandosi per sempre dai legami di Mountain View o magari prendersi del tempo ulteriore per finalizzare il suo OS, puntando per ora ancora sul robottino verde.

I sostenitori del divieto inflitto a maggio da Trump ci tengono a ricordare come qualsiasi attenuazione possa mettere in pericolo gli Stati Uniti, non solo dal punto di vista commerciale ma anche nella privacy dei cittadini. Di certo Trump non avrà cambiato idea ma è chiaro che, alla base del dissenso, vi siano tanti interessi economici, tali da poter indurre l’attuale presidente a fare un passo indietro, come già successo con ZTE.

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