Perché Twitch si è comprata IGDB

Twitch vittima di attacco hacker: cosa è stato rubato

Una API potente e continuamente aggiornata permetterà alla piattaforma di migliorare le informazioni sui videogame, in maniera automatica

Twitch, la società di livestream di proprietà di Amazon, ha acquisito IGDB per migliorare il modo in cui le persone possono cercare giochi sul sito. IGDB ha un dataset di API molto potente, che continueranno a funzionare indipendentemente da Twitch. Ma l’afflusso di nuove risorse consentirà al nuovo gestore di migliorare il database già ampio che detiene, offrendo agli utenti, nuovi e vecchi, modi ottimizzati di scoprirne ulteriori contenuti coerenti con le loro preferenze. Questo investimento ha molto senso per Twitch. Il servizio si posiziona già come uno dei posti migliori per scoprire videogames ma la strategia può aprire a tante strade di scoperta e conoscenza, anche per far pronte alle continue richieste di aggiornamento di utenti e appassionati. Ad esempio, quella di Twitch potrebbe essere la volontà di garantire che IGDB sia regolarmente aggiornato e sempre disponibile, con informazioni accurate per quelle milioni di persone che visualizzano i live streaming ogni mese.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Cosa cambia per i visitatori di Twitch

«Vogliamo rendere più facile per le persone trovare ciò che stanno cercando – ha detto un portavoce di Twitch in una nota – IGDB ha sviluppato un database di gioco completo e siamo entusiasti di aiutarli a migliorare e ridimensionare più rapidamente la ricerca e la scoperta sulla piattaforma». Twitch non ha rivelato quanto le è costata l’operazione ma il beneficio è già riscontrabile in quello che IGDB consente di fare oggi, fornendo un repository con cui ottenere rapidamente informazioni: usando la sua API, è possibile richiamare l’archivio per avere la data di uscita del gioco, l’editore o altre informazioni, senza doverlo inserire manualmente ogni volta. Ciò è utile sia per Twitch che per altri siti, che hanno così l’opportunità di sfruttare la conoscenza informativa per aggiungere giochi senza dover fare affidamento su una comunità che non sempre va d’accordo sui dati basilari di intervento.

Leggi anche:  La strategia vincente di Syneto