California, niente riconoscimento facciale per i prossimi 3 anni

Sarà operativo dal prossimo 1 gennaio il “Body Camera Accountability Act” che vieta l’uso di strumenti di riconoscimento potenziati dall’IA

Nelle ultime ore, i legislatori della California hanno approvato un disegno di legge che prevede una moratoria di tre anni a livello statale sull’uso della tecnologia di riconoscimento facciale da parte delle forze dell’ordine. Il “Body Camera Accountability Act” è stato introdotto all’inizio di quest’anno e sia San Francisco che Oakland avevano precedentemente approvato progetti di legge simili che impedivano l’uso del riconoscimento facciale.

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La norma entrerà in vigore il 1 gennaio del 2020 e sarà riesaminata nel 2023. La motivazione? I sistemi di riconoscimento facciale basati sull’intelligenza artificiale non sono progettati per monitorare gli spazi pubblici alla ricerca di crimini. Come abbiamo visto nei documenti trapelati di Palantir, questi tool sono pensati per connettersi a un database in cui gli agenti di polizia hanno accesso ai dettagli privati ​​di qualsiasi cittadino.

Cosa succede in quel di L.A.

In sostanza, questi strumenti forniscono agli agenti di polizia il tipo di dati e informazioni che un detective di un tempo fa non avrebbe potuto raccogliere con un semplice mandato di ricerca e in tempi breve; oggi c’è un’app, o qualcosa del genere, che semplifica tutto. Come la Electronic Frontier Foundation ha ricordato, l’uso di suddetti sistemi costringerebbe i cittadini a decidere tra il collaborare sempre con le forze dell’ordine, lasciandosi invadere la propria riservatezza oppure passare come presunti colpevoli di crimini mai fatti, per il semplice fatto di voler difendere la propria privacy. Del resto, c’è sempre quel labile confine tra sensibilità del dato e sicurezza che tende a far pendere l’ago troppo spesso da una parte o dall’altra, nella difficoltà di raggiungere un equilibrio statico e durevole nel tempo.

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