Gli hacker hanno violato il portafoglio ufficiale di Monero

Iniettando malware che ruba le criptovalute, i criminali sono riusciti a violare la piattaforma per poco più di mezz’ora

Gli hacker sono riusciti a intrufolarsi nel portafoglio ufficiale di Monero,m col fine di iniettare malware che ruba monete al suo interno. Il modo in cui i cyber criminali sono riusciti a farlo non è stato ancora rivelato, dato che Monero sta attualmente esaminando l’intera questione. Su Reddit, la piattaforma ha spiegato che alcuni utenti avevano notato che gli hash dei binari, di norma scaricati per creare un portafoglio Monero, non corrispondevano a quelli previsti. Pertanto, il team è arrivato alla conclusione più ovvia e delicata: terzi hanno violato i sistemi, secondo le prime indagini, per circa 35 minuti. I file compromessi sono rimasti online per un breve periodo, quindi l’impatto potrebbe non essere stato particolarmente significativo. A detta di ciò, non è chiaro quante monete siano sparite.

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Cosa succede alla criptovaluta

Ad ogni modo, ancora oggi Monero invita gli utenti che desiderano creare nuovi portafogli a procedere con cautela. «Se hai scaricato file binari nelle ultime 24 ore e non hai verificato l’integrità, fallo immediatamente. Se gli hash non corrispondono, non eseguire ciò che hai scaricato» ha postato la compagnia su Reddit.

«Nel caso che qualcuno li avesse già eseguiti, meglio trasferire immediatamente i fondi da tutti i portafogli aperti utilizzando una versione sicura. La versione “sicura” è quella che Monero ha pubblicato subito dopo la pubblicazione del messaggio online. Quindi, nella pratica, il problema resta per chi ha operato nei giorni scorsi, e comunque tra il 16 e il 19 di novembre.  Gli hash corretti, sicuri e firmati sono disponibili a questo indirizzo.

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Giusto per la cronaca, a maggio i criminali sono riusciti a rubare 41 milioni di dollari di Bitcoin dallo scambio di criptovaluta Binance, dopo aver ottenuto circa 7 mila monete digitali in un colpo solo. La piattaforma sudcoreana Coinrail è stata invece violata nel 2018 con il risultato di 36 milioni di dollari circa intaccati e la conseguenza di aver fatto crollare il valore della catena dei Bitcoin.