Le difficoltà di fornitura degli Exynos avrebbe spinto la compagnia a spostare parte della divisione in Texas verso altre località Usa
Samsung sarebbe sul punto di chiudere la sua divisione CPU negli Stati Uniti, localizzata in Texas. Secondo alcune fonti locali, il reparto interessato è quello focalizzato alla ricerca e allo sviluppo degli Exynos, i famosi processori mobili del gruppo. A quanto pare, Samsung sta riscontrando una concreta difficoltà nel raggiungere più clienti a cui fornire i chip, a differenza di quanto fa, ad esempio, Qualcomm, che spedisce la sua intera suite a decine di produttori. La chiusura della funzione CPU implicherebbe che circa 290 lavoratori siano a rischio. Samsung non ha fatto molta luce sui presunti licenziamenti, ma ha detto ad Android Authority che sta mettendo in pratica una strategia di restyling su ampia scala.
Cosa accadrà
“Sulla base di una valutazione approfondita del nostro business System LSI e della necessità di rimanere competitivi nel mercato globale, Samsung ha deciso di trasferire parte dei nostri team di ricerca e sviluppo con sede negli Stati Uniti ad Austin e San Jose” ha spiegato l’azienda. Poiché Samsung ha strutture di sviluppo Exynos in tutto il mondo, è probabile che la mossa non segnerà l’inizio della fine per i chip mobili ma indica che la multinazionale si sta scontrando con alcune sfide legate al settore, non da ultimo la mancanza di domanda per i suoi semiconduttori, che ha visto i profitti precipitare negli ultimi risultati finanziari.
Detto ciò, Samsung usa già chip della concorrenza su alcuni prodotti, ad esempio gli smartphone Galaxy venduti negli Stati Uniti, ed è quindi plausibile che in futuro voglia concentrasi su altro. Solo speculazioni, si intenda, ma non del tutto campate in aria.
