Usa, presto il via libera al commercio con Huawei?

Huawei, altri dieci anni difficili secondo il fondatore

Le tanto agognate licenze che permetteranno alle compagnie americane di fare affari con la cinese dovrebbero essere dietro l’angolo

Potrebbe finire presto l’Annus Horribilus di Huawei, che ha trascorso gli ultimi mesi combattendo per superare il divieto commerciale imposto dal governo degli Stati Uniti. Pare infatti che la fine dell’incubo possa essere vicina, almeno in parte, con la possibilità che siano giunti i tempi per il rilascio delle licenze alle compagnie americane, utili per tornare a fare affari con il gigante di Shenzen.

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L’idea è quella di consentire a fornitori chiave, come Google, di commerciare con Huawei, con l’assunzione che continuare a negarlo possa avere conseguenze globali capaci di andare oltre la giurisdizione di Washington. La linea ufficiale è che il governo degli Stati Uniti crede ancora che la società sia in combutta con la controparte cinese e che i suoi prodotti rappresentino un attuale pericolo per la sicurezza nazionale.

Cosa è cambiato nei rapporti

Per questo, la situazione rimane complicata nel più ampio panorama della guerra commerciale in corso tra i due poteri, con Huawei come pedina fondamentale nello scontro. Detto questo, il futuro sta iniziando a schiarirsi e secondo il Segretario al Commercio degli Stati Uniti, le tanto attese licenze “arriveranno molto presto”. Il responsabile ha anche rivelato che ci sono già state 260 domande di ottenimento licenze, anche se l’identità delle società coinvolte rimane un segreto. Nonostante abbia perso, per un certo periodo, un intero continente, lanciando il suo ultimo telefono di punta senza Google Play Services e annullando il lancio di un laptop, Huawei rimane in una posizione abbastanza buona del mercato.

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Le vendite hanno continuato a essere sostenute e gli utili vanno tutti nella giusta direzione. Gran parte del successo proviene dai ricevi interni, è vero, dove consumatori e imprese si sono impegnate nell’acquistare prodotti del marchio in uno slancio di solidarietà nazionale con il prossimo progetto di mettere in pista Harmony OS, per staccarsi definitivamente da Google.