AWS crea una tastiera IA per i programmatori

AWS crea una tastiera IA per i programmatori

I passi dell’intelligenza artificiale dimostrano come le macchine sappiamo mimare l’uomo, creando prodotti originali

Amazon ha creato un nuovo strumento per insegnare ai programmatori a sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale. L’AWS DeepComposer sfrutta proprio l’IA per creare qualcosa basato su un campione preregistrato, quindi ottimizzato su uno di quattro generi musicali: classico, jazz, pop o rock. Spiega Julien Simon di AWS: «L’apprendimento automatico richiede un bel po’ di matematica, informatica, codice e infrastruttura. Questi argomenti sono estremamente importanti ma per molti aspiranti sviluppatori, possono finire con l’essere noiosi o pesanti». Gli utenti potranno utilizzare una tastiera fisica, non appena disponibile, oppure unirsi al programma di anteprima e sfruttare l’iterazione virtuale. Una volta creato il progetto, tutto ciò che bisogna fare è caricarlo online, affinché tutti possano ascoltarlo.

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Potere creativo

In alternativa, si può salvare il file come file MP3 o MIDI. AWS DeepComposer utilizza un tipo di apprendimento automatico chiamato General Adversarial Networks (GAN), usato anche da Facebook. Funziona attraverso un agente all’interno della rete neurale che produce risultati contraddittori: risposte casuali, di solito errate, che consentono alla macchina di apprendere la differenza tra qualcosa che segue le regole e qualcosa che non lo fa.

«Il generatore non ha accesso a set di dati. Utilizzando informazioni casuali, crea campioni che vengono inoltrati attraverso il modello Discriminator. Si tratta di un modello di classificazione binaria, che impara a riconoscere campioni di dati autentici (inclusi nel set di addestramento) da campioni falsi (costituiti dal generatore)». Il processo di allenamento utilizza tecniche tradizionali come la discesa gradiente, la propagazione posteriore e così via.

Applicando questi elementi, il software “impara” progressivamente a creare campioni sempre più vicini a quelli che il discriminatore considera autentici. Nell’esempio di AWS, l’IA riesce a far sembrare “Inno alla gioia” di Beethoven come “Can You Feel The Love Tonight” di Elton John e ciò a dimostrazione di quanto le macchie siano vicine a “mimare” qualcosa prodotto dagli uomini, facendolo sembrare proprio.

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