Alphabet si unisce al club dei record

Alphabet pichai

La società madre di Google è la quarta negli Stati Uniti a raggiungere un valore di mercato di oltre 1 trilione di dollari (1 miliardo di miliardi) dopo Apple, Amazon e Microsoft

Una notizia attesa, che forse ha tardato leggermente a realizzarsi ma tant’è: la società madre di Google, Alphabet, è ora la quarta azienda negli Stati Uniti a raggiungere un valore di mercato di oltre 1 trilione di dollari, ossia 1 miliardo di miliardi, dopo Apple, Amazon e Microsoft. Il gruppo ha raggiunto questo traguardo poco più di un mese dopo che i fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin si sono dimessi dalle rispettive posizioni di CEO e Presidente di Alphabet che, ricordiamo, è stata fondata nel 2015. Lo scorso dicembre, Page ha consegnato le redini al CEO di Google, Sundar Pichai, che è dunque diventato amministratore delegato sia di Google che della stessa Alphabet.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Capitale in crescita

La holding comprende diverse aziende, tra cui Google, Sidewalk Labs (che si concentra sulla tecnologia per le smart city), DeepMind (per gli sviluppi dell’intelligenza artificiale), Google Fiber e Verily (un’organizzazione di ricerca nel campo delle scienze della vita, in precedenza parte di Google X). Altre iniziative come Nest e Chronicle sono state inserite in Google negli ultimi due anni. Con ciò, la grande tecnologia in America vanta ora un giro di affari di circa 5 trilioni di dollari, cinque miliardi di miliardi.

La CNBC ha notato che Facebook potrebbe essere il prossimo a entrare a far parte del club d’élite anche se potrebbe volerci un po’ prima che cresca la sua attuale capitalizzazione di mercato fino al marchio del trilioni di dollari, visto che è attualmente ferma a 620 miliardi di dollari e nel mezzo di un ripensamento generale delle politiche di sponsorizzazione, quelle che pare possano trainare maggiormente gli introiti.

Leggi anche:  Sinfo One, nuovo assetto societario: la famiglia Pomi rafforza la propria quota di maggioranza