FBI e Apple verso un nuovo scontro per due iPhone bloccati

L’agenzia statunitense ha chiesto alla Mela di sbloccare un paio di smartphone coinvolti in un caso giudiziario, ricevendo un secco “no”

Apple e FBI sono di nuovo sul piede di guerra. L’agenzia ha rivelato di aver chiesto alla Mela assistenza nel recupero dei dati da due iPhone in un recente caso giudiziario. Apple, finora, ha rifiutato di sbloccare i dispositivi, che apparterebbero all’uomo coinvolto nella sparatoria di dicembre scorso nella base navale di Pensacola, in Florida.

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Il sicario, il tenente Mohammed Saeed Alshamrani della Royal Air Force saudita, ha ucciso tre militari durante l’attacco: il guardiamarina Joshua Watson, 23 anni; Airman Mohammed Haitham, 19 anni; l’apprendista Cameron Walters, 21enne. Lo stesso Alshamrani è stato ucciso poco dopo. Dana Boente, consigliere generale dell’FBI, ha affermato che finora gli investigatori federali non sono stati in grado di accedere ai due iPhone di Alshamrani, ciascuno dei quali bloccato e crittografato.

Lo scontro sulla crittografia

Apple ha risposto regolarmente ai mandati degli investigatori concedendo l’accesso ai dati conservati sui suoi server, senza sbloccare i telefoni. Nel 2014, Cupertino ha iniziato a implementare la crittografia in ogni iPhone venduto. Per aprire un dispositivo, è richiesto all’utente di inserire un passcode di sei (o più) cifre, non individuabile dalla compagnia, in quanto la chiave di crittografia è memorizzata sul dispositivo stesso, non nel cloud. Nel caso di Pensacola, è probabile che il personale delle forze dell’ordine abbia tra le mani uno smartphone spento o con il blocco Touch ID o Face ID inserito.

Sappiamo che almeno uno degli iPhone è stato colpito e danneggiato prima che il terrorista venisse ucciso. Un portavoce dell’azienda ha aggiunto: «Continueremo a sostenere l’FB] con i dati che abbiamo a disposizione. Apple si conforma regolarmente alle ordinanze del tribunale di consegnare i dati archiviati sui propri server, che non includono la chiave di crittografia dei dispositivi».

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