Huawei, le previsioni per il 2020 non sono rosee

Gli Stati Uniti si riavvicinano a Huawei

Nonostante un 2018 con un +18%, il nuovo anno si prospetta come parecchio difficile per il gruppo cinese già bandito in Usa da Trump

Huawei Technologies ha dichiarato che le entrate per l’intero 2018 sono oltre il +18%, ossia 850 miliardi di yuan (121,72 miliardi di dollari), sebbene inferiori alle precedenti proiezioni. Il più grande produttore al mondo di apparecchiature per reti di telecomunicazione e il numero due nel mercato degli smartphone sta facendo i conti con il ban di Donal Trump che le ha impedito di fare affari con compagnie statunitensi, sia dal lato hardware che software.

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Non a caso, una prima mossa è stata quella di svilupparsi un sistema operativo mobile casalingo, già in essere, ma con una evidente accelerata negli ultimi mesi. Il governo degli Stati Uniti sostiene che le apparecchiature Huawei presentano rischi per la sicurezza nazionale perché potrebbero essere utilizzate dal governo cinese per spiare gli utenti. Huawei ha ripetutamente negato che i suoi prodotti montino backdoor et simila, ma la situazione non si sblocca.

2020 in salita

L’attuale presidente a rotazione di Huawei, Eric Xu, ha rivelato i numeri in un messaggio di Capodanno a dipendenti e clienti, in cui ha anche previsto che il 2020 sarà un “anno difficile”, affermando che è improbabile che l’azienda cresca tanto rapidamente come nella prima metà di quest’anno. La crescita stimata delle entrate del 18% nel 2019 è inferiore rispetto al 2018, quando le revenue annuali sono aumentate del 19,5%. La società non ha analizzato i dati del quarto trimestre, ma secondo i calcoli di Reuters basati sui suoi precedenti rendiconti, dovremmo essere a 239,2 miliardi di yuan (23,28 miliardi di dollari), con un aumento del 3,9% rispetto all’anno precedente e più lento di l’incremento del 27% riportato nel terzo trimestre.

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«L’ambiente esterno sta diventando più complicato che mai e la pressione al ribasso sull’economia globale si è intensificata» ha affermato Xu. «A lungo termine, il governo degli Stati Uniti continuerà a reprimere lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia, un ambiente stimolante per Huawei per sopravvivere e prosperare». Xu ha anche affermato che il gruppo ha spedito 240 milioni di smartphone nel 2019, con un aumento del 20% rispetto al 2018, quasi tutti prima del divieto Usa.