Amazon consegna in Italia solo beni di prima necessità

Amazon non crede di dover rientrare nelle norme del DSA

Novità per il gigante dell’e-commerce che decide di ottimizzare la presenza su strada dei propri fattorini

Nei giorni scorsi, sui social network non pochi utenti ricordavano come tra le tante categorie a rischio, in questo momento di crisi, vi fossero i corrieri e vettori di consegna. Spesso con decine di appuntamenti al giorno, questo personale ha dovuto modificare le sue abitudini, avendo a che fare meno con le persone faccia a faccia. Amazon, aveva ricordato come la consegna dei pacchi sarebbe cambiata, con il fattorino pronto a lasciare le spedizioni in prossimità dell’abitazione e non più direttamente a mano ai destinatari. E proprio Amazon ha comunicato un importante aggiornamento del suo lavoro in Italia.

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Meno beni superflui da Amazon

Tramite una nota diffusa dall’azienda, Amazon ha comunicato che non accetterà più ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che Amazon.fr. «La decisione si è resa necessaria dall’attuale emergenza sanitaria a livello internazionale dovuta alla pandemia di Coronavirus (COVID-19) e, come conseguenza diretta, è stato doveroso adottare misure specifiche di distanziamento all’interno dei centri di distribuzione per permettere ai dipendenti di continuare a lavorare in sicurezza».

Visto il cambio di passo, il gruppo darà la priorità ai prodotti considerati come beni di prima necessità, probabilmente cibo e alimenti, anche se non esiste al momento una lista di cosa è lecito ordinare sulla piattaforma e cosa no. In verità, non è che Amazon non permetterà di scegliere tutto ciò che ospita ma, semplicemente, darà priorità ad alcune consegne piuttosto che ad altre, probabilmente per un’ottimizzazione della presenza del personale in strada. In Europa, ciò vale per Italia e Francia. Gli utenti possono ancora ordinare molti degli oggetti dai partner di terze parti che effettuano direttamente le spedizioni.

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