NovaNext: servizi avanzati di collaboration

NovaNext: servizi avanzati di collaboration

L’intelligenza artificiale riporta la persona al centro dell’esperienza

La trasformazione digitale delle aziende passa attraverso due fattori di rinnovata importanza: la workplace transformation e la customer experience. Se fino ad oggi la tecnologia era identificata come il traino dell’innovazione, ora si prende sempre più consapevolezza che questa non dà sempre seguito a un reale processo di trasformazione aziendale. La causa di questa discrepanza è da ricercarsi soprattutto nel mancato o errato utilizzo degli strumenti messi a disposizione: se è la persona a doversi adattare alla tecnologia si creano, inevitabilmente, forti barriere all’adozione.

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«La persona e la collaborazione tra le persone diventano oggi un fattore chiave del successo aziendale» afferma Alessandro Brasini, technical account manager di NovaNext. «Gli strumenti si devono adattare alle esigenze delle persone e non viceversa. Autorevoli studi mostrano che le aziende che forniscono un elevato livello di esperienza ai propri dipendenti,attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative,risultano essere più profittevoli propense a innovare».

Smart working e mobility comportano risparmi e green practices, che sono collegati al
successo aziendale, ma che solo recentemente si stanno affermando su larga scala. A queste si affiancano anche altre tendenze, che devono essere prese in considerazione. Le nuove generazioni ad esempio considerano le tecnologie adottate in azienda come determinanti nella scelta lavorativa. Si prevede inoltre che i team di lavoro saranno sempre più fluidi, con l’ingresso e l’uscita ininterrotti di nuovi membri. Gli strumenti di collaborazione diventano conseguentemente anche il mezzo per attrarre e mantenere talenti in azienda.

«La collaborazione cognitiva, che si fonda su strumenti di intelligenza artificiale, è
il nuovo paradigma che consente di adattare finalmente lo strumento tecnologico alla
persona e ai moderni spazi di lavoro» prosegue Brasini.

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Il riconoscimento dell’utente attraverso meccanismi di prossimità, i comandi vocali, la
trascrizione in tempo reale delle conversazioni con la possibilità di condividerle a fine riunione, il riconoscimento facciale e la visualizzazione delle informazioni relative ai partecipanti sono solo alcuni esempi di collaborazione cognitiva.

«Il nostro interlocutore remoto non è più un volto sconosciuto, oggi il suo nome viene visualizzato sotto il suo viso e posso conoscere le sue esperienze lavorative, le sue pubblicazioni, insomma la sua immagine digitale. Pensiamo poi all’enorme impatto sociale di queste tecnologie sui portatori di disabilità. Nel prossimo futuro l’integrazione di sensori con la domotica aziendale potrà adattare luci e temperature alle personali esigenze di ognuno». «Uno strumento che mi riconosce, mi accoglie ed esegue i miei comandi non appartiene più solo alla filmografia di fantascienza» conclude Brasini. «NovaNext, che è da più di venti anni Cisco Gold Partner, accompagna le organizzazioni in questa evoluzione, attraverso uno studio personalizzato delle loro esigenze e realizzando tutte le fasi del progetto, inclusa la formazione delle persone. Perché sono le persone al centro del progetto».