Smart working: quattro passi fondamentali per assicurare la business continuity

NFON fa il punto sul lavoro da casa in Europa: come sta andando?

Veeam Software ha identificato quattro aree che tutte le organizzazioni devono indirizzare per assicurare la business continuity

A cura di Michael Cade, Michael Cade, Senior Global Technologist di Veeam

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Sempre più aziende e intere Nazioni chiedono a dipendenti e cittadini di lavorare da casa. Veeam Software ha identificato quattro aree che tutte le organizzazioni devono indirizzare per assicurare la business continuity.

Per garantire produttività, supportare i lavoratori a distanza e proteggere la rete aziendale da attacchi informatici, i reparti IT devono essere certi che i dati rimangano disponibili e protetti 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e 365 giorni su 365.

Per assicurarsi che tutti i sistemi rimangano funzionanti e accessibili ai dipendenti che lavorano da casa, senza interruzioni e con la garanzia che le informazioni aziendali sensibili rimangano protette, le aziende devono:

  • Rendere i dati disponibili: Per ridurre al minimo i cali di produttività in occasione di lunghi periodi di lavoro da remoto, i dipendenti devono poter accedere a tutti i file, gli strumenti, le applicazioni e le informazioni che utilizzano abitualmente quando lavorano in ufficio. Poiché la maggior parte delle aziende utilizza un’infrastruttura cloud ibrida, i team IT devono adottare una strategia di Cloud Data Management per garantire che tutti i dati, in tutti gli ambienti di storage, rimangano sempre disponibili e accessibili da parte dei dipendenti.
  • Rendere sicuri gli uffici virtuali: Con l’aumentare del numero di dipendenti che lavorano da casa, aumenta la necessità che i dati siano protetti. Con il lavoro da remoto, infatti, non solo la sicurezza dei dati è a rischio, ma aumenta anche il numero di potenziali vettori di attacchi. È indispensabile diffondere in azienda informazioni e best practice in tema di sicurezza informatica, affinché tutti i dipendenti siano consapevoli dei rischi, riducendo così il pericolo che i criminali informatici abbiano accesso alla rete aziendale attraverso attività di phishing. È inoltre indispensabile che le postazioni che si collegano alla rete aziendale da remoto siano oggetto di back up regolari e protette adeguatamente con software antivirus aggiornati.
  • Effettuare frequentemente il backup dei dati: Fare backup frequenti è fondamentale per garantire che i dati creati dai dipendenti siano archiviati e gestiti nel consueto modo, indipendentemente dal luogo in cui vengono creati. Per fare questo, è necessaria una strategia di business continuity che poggi su un piano di back up e disaster recovery che sia regolarmente testato e implementato. Ad esempio, i CIO devono poter sapere in anticipo quale possa essere l’impatto derivante dall’accesso alla rete aziendale di un intero reparto attraverso una determinata VPN.
  • Accogliere l’automazione: Soprattutto nei momenti in cui i team IT sono sovraccarichi di lavoro per fornire supporto agli utenti, monitorare la capacità della rete e rafforzare la cybersecurity, rispondendo alle necessità di un numero maggiore di persone in smart working, l’automazione di procedure di business continuity deve essere al centro dei pensieri di un CIO. Sia che si tratti di implementare attività di backup, o di monitoraggio della rete per l’individuazione di potenziali vulnerabilità o minacce, l’automazione può diventare la migliore amica dei team IT nell’affrontare le nuove sfide che un utilizzo intenso dello smart working porta con sé.
Leggi anche:  ally Consulting realizza l’ecosistema tecnologico centralizzato di Italcoppie per l’ottimizzazione dei processi, con tecnologia Infor