Unopiù, evoluzione digital a 360 gradi

Unopiù è tra i principali player attivi nel settore nella produzione e distribuzione di arredi, strutture e accessori di design per esterni. Nata più di quaranta anni fa, l’azienda è oggi conosciuta in tutto il mondo. Sono 23 i negozi diretti di proprietà, di cui la società dispone.

Questi punti vendita sono attivi in Italia, Francia, Germania e Spagna, ma l’azienda si avvale anche di una rete di vendita costituita da numerosi partner e di un sistema e-commerce proposto in differenti declinazioni linguistiche, che è costantemente aggiornato. Missione di Unopiù è quella di arredare ogni spazio esterno della casa con la stessa cura e passione che di solito sono riservate all’arredamento di interni.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

L’obiettivo è quello di progettare e realizzare ambienti in modo funzionale ed elegante, per una proposta outdoor in grado di poter soddisfare qualsiasi stile di design richiesto dal cliente, dal più classico al più moderno. Un punto di forza della società è costituito dalla presenza di una divisione Ricerca & Sviluppo interna, che ogni anno è in grado di proporre importanti novità, dalle innovazioni sui materiali a quelle sui colori per ogni tipo di personalizzazione, passando per i nuovi prodotti che hanno l’obiettivo di soddisfare i trend più attuali. Accanto a questo orientamento all’innovazione, l’azienda si impegna anche a cogliere qualità e originalità provenienti dall’esterno. Molti degli articoli Unopiù, infatti, sono firmati da designer di fama internazionale quali Paola Navone, Ferruccio Laviani, Marco Acerbis, Matteo Thun, Meneghello & Paolelli, Andreucci & Hoisl, Adam D. Tihany, e molti altri. Tutte le creazioni di Unopiù sono state studiate per durare nel tempo senza perdere nessuna delle caratteristiche tecniche e qualitative che contraddistinguono l’azienda: materiali selezionati per una qualità elevata, capaci di resistere a tutti gli agenti atmosferici, persino i più estremi. «Unopiù è un’azienda storica che ha fatto la propria fortuna grazie ai negozi fisici e al rapporto diretto con il cliente. Tutto questo è avvenuto sia attraverso gli store sia tramite canali di comunicazione, come il catalogo di Unopiù, che per 40 anni è stata una istituzione» – spiega Marco Ravasi, chief marketing officer di Unopiù.

Leggi anche:  Rubrik acquisisce Laminar, leader nella DSPM per accelerare la sicurezza dei dati nel cloud

E-COMMERCE

Con il passare del tempo e con il progredire dei mezzi di comunicazione e della potenzialità del commercio elettronico, l’azienda ha individuato nuove opportunità per interagire con il cliente e si è rafforzata dotandosi di un sistema e-commerce, che è attivo sin dal 2015» – prosegue Ravasi. «Parallelamente alla digitalizzazione dello store fisico, che ha portato a un aumento dei siti di e-commerce, ci siamo diretti, soprattutto nell’ultimo anno, a una strategia quasi totalmente digitale». Oggi, i siti di e-commerce sono sette. Sono proposti in diverse lingue e hanno l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei clienti residenti in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Spagna e negli altri paesi d’Europa.

SOCIAL MEDIA

Accanto allo sviluppo dei siti di e-commerce, Unopiù ha puntato alla crescita della propria presenza sui social media, usando un profilo Facebook per ogni paese in cui l’azienda è attiva. La strategia social è completata dalla presenza internazionale su Instagram, Twitter, LinkedIn e da poco anche Pinterest. Unopiù ha comunque mantenuto anche un catalogo cartaceo, che l’azienda utilizza per i propri store fisici e per indirizzarsi ai propri partner e architetti, ma la strategia social si sta rivelando vincente, perché consente di ampliare il numero di interlocutori con cui interagire.

ERP, CRM, EMA

«La digitalizzazione in azienda è un processo inarrestabile» – dice Ravasi. «Da quando il nuovo management è subentrato, alla fine del 2018, abbiamo rivisto tutto il sistema ERP, il sistema CRM, la pianificazione media sui canali digitali e gli investimenti destinati ai social media. Di conseguenza, anche l’organizzazione del personale ha visto l’entrata di figure esperte in questi ambiti. Il prossimo passo sarà quello di procedere nel creare un sistema di EMA (e-mail marketing automation) solido con cui approcciare il consumatore finale, in modo coerente e personalizzato». Gli strumenti digitali in Unopiù sono un mezzo che si sta diffondendo in ogni dipartimento, non soltanto all’interno del marketing. «Nelle operations, la scelta di Oracle come ERP sta portando e porterà, oltre a più efficienza gestionale, anche servizi Web based molto innovativi per il nostro settore» – prosegue Ravasi. «Il nostro sito, sviluppato grazie al CMS open source per l’e-commerce Magento, lavora a efficienza ridotta proprio per i limiti dovuti al gestionale aziendale storico. Con Oracle, questo limite sarà eliminato e avremo l’opportunità di lavorare in ottica di EMA, aggiungendo anche i nostri canali social e il nostro CRM database come fonte di dati».

Leggi anche:  SYS-DAT Group annuncia l’acquisizione di Equalis

UNA APP DI RIFERIMENTO

Un ulteriore passo sarà lo sviluppo di una app che sarà il punto di riferimento di Unopiù sia per l’e-commerce sia per le informazioni che ruotano attorno al mondo del giardino e degli arredi per esterni. Prevista anche l’integrazione negli store di Unopiù di tutti i tool digitali utilizzati, con un controllo centrale dei contenuti media e relativi al processo di acquisto.

DIGITAL COMPANY

Accanto allo sviluppo dell’app, molti  sono i progetti che Unopiù ha in cantiere per il futuro. Uno degli obiettivi previsti per il 2021 è quello di ampliare il numero di paesi coperti dall’e-commerce. Unopiù punta a essere sempre più una digital company: l’intenzione è quella di portare la percentuale del fatturato realizzato tramite vendite online dal 10% al 20% nel giro di un anno. «Come direttore research & development e responsabile marketing e-commerce ed e-retailers, sono, insieme al mio team, responsabile di tutte le nuove proposte: certamente, senza l’aiuto degli altri dipartimenti, nulla sarebbe possibile» – conclude Ravasi. «Puntando all’integrazione del digitale in tutti i processi aziendali, ogni dipartimento deve essere aggiornato, ingaggiato e motivato nel cambiare lo status quo».