Canon, come ripensare la strategia business

Easy Experience, la risposta Canon al “nuovo” mondo del lavoro
Giuseppe D’Amelio, DP&S marketing & innovation director di Canon Italia

Il settore stampa office e del workspace si è evoluto e l’emergenza Covid-19 ha influito sulla ridefinizione dei contesti lavorativi e di vendita

Canale, cliente, cluster di prodotto. Sono queste le tre dimensioni alla base della strategia ridelineata per il mercato Office da Canon Italia, sin dallo scorso dicembre. «Nonostante il lockdown, l’attività finalizzata alla ridefinizione della strategia in un settore in continua evoluzione come quello della stampa office e del workspace è andata avanti, in questo contesto avere impostato la Strategia non come un semplice documento ma come approccio manageriale e metodo decisionale ci ha sicuramente aiutato» – racconta Giuseppe D’Amelio, direttore della divisione Business and Information Service di Canon Italia. «Abbiamo svolto un’analisi su un orizzonte temporale di cinque anni, esplorando tutte le opzioni possibili, che impattano il canale di vendita e il modo in cui andare sul mercato. Abbiamo valutato le tre dimensioni considerate e l’impatto sugli utenti, a cui sono destinati prodotti e servizi. Attenzione è stata posta anche sull’esperienza dei business partner».

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UN NUOVO SCENARIO

Il nuovo contesto, determinato dall’emergenza Covid-19, ha portato a modifiche nel modo di lavorare. «Canale, cliente e cluster di prodotto sono stati influenzati da questo scenario, che ha portato a un cambio di direzione» – afferma D’Amelio. «I prodotti restano gli stessi ma sono veicolati diversamente. In questo periodo l’e-commerce è diventato fondamentale, ma alla vendita online si può affiancare la videoconferenza. Il cliente può così contare sul supporto di una persona che può aiutarlo nella scelta di prodotti e servizi complessi».

Grandi opportunità nel migliorare il rapporto con i clienti, secondo D’Amelio, provengono anche dall’intelligenza artificiale. «Funzionalità di analisi del tono della voce e dell’immagine del volto dell’utente possono essere utili ad “aumentare” l’esperienza di un venditore quando interagisce con un cliente, mantenendo e, se possibile, migliorando l’efficacia delle interazioni anche quando sono a distanza e virtuali» – spiega D’Amelio.

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Accanto all’intelligenza artificiale è importante considerare anche altre tecnologie che progrediscono anno su anno in maniera esponenziale, raddoppiando o triplicando le loro capacità, come IoT, Big Data, utili non solo per analizzare i comportamenti di acquisto durante l’e-commerce, ma anche per studiare il comportamento del personale di un’azienda nel lavorare, nell’utilizzare documentazioni e quanto impatta sull’ambiente di lavoro.

«L’esperienza del Covid ha messo alla prova la resilienza delle aziende e dei propri modelli di business» – prosegue D’Amelio. «Può essere considerato come una sorta di test planetario di ingegneria del caos (“chaos engineering”), la disciplina della sperimentazione su un sistema in produzione con l’obiettivo di creare fiducia nella capacità di resistere a condizioni turbolente e impreviste».

PIÚ ELEMENTI DA CONSIDERARE

«Le aziende, oggi, sono sotto stress da tre punti di vista: la gestione delle finanze, la gestione dell’offerta, il metodo di lavoro» – spiega D’Amelio. «Come Canon ci siamo impegnati per studiare strumenti finanziari a supporto dei nostri clienti e partner che possano dare sollievo immediato o di breve periodo nei momenti di criticità, per uscire dalla crisi in modo agevole, dando continuità al business».

Un secondo aspetto da considerare riguarda l’offerta, che deve essere ripensata in un contesto di nuova normalità. Gestire una stampante, senza toccarla, dallo smartphone, con un Qr Code o altri sistemi, oggi è fondamentale.

Il distanziamento sociale porterà a rivedere il posizionamento di stampanti e scanner negli uffici. Se in passato ce n’erano pochi in punti strategici, oggi sarà necessario ragionare su soluzioni più distribuite. L’ultimo aspetto da considerare è lo smart working che non vuol dire solo lavorare da casa, significa lavorare in modo più efficiente, ripensando il workspace grazie anche alle piattaforme di collaborazione. Per questo sarà determinante creare regole, per esempio classificando i collaboratori in base ad attività svolte ed esigenze.

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«Un consiglio per le aziende è quello di fermarsi, di ripensare a come si lavora e a come sono interpretati l’offerta e il rapporto con i clienti» – suggerisce D’Amelio. «Supporto alle aziende può provenire dalla metodologia Design Thinking, che consente di innovare prodotti e servizi mettendo le persone al centro, integrando capacità analitiche ad attitudini creative e cognitive. Utile, inoltre, è trovare nuove modalità per gestire l’infrastruttura, per esempio la stampante a casa. La piattaforma software uniFLOW di Canon è in grado di analizzare la dimensione di un documento e decidere se mandarla sulla stampante home o su quella dell’ufficio».