Non solo switch e Wi-Fi, il network di sesto senso di HPE Aruba

Non solo switch e Wi-Fi, il network di sesto senso di HPE Aruba


Smart working e utilizzo della rete, come internet si pone come asset fondamentale per l’economia del futuro

Cos’è la rete da sesto senso che si fa largo nel 2020? Per Aruba, parte del gruppo HPE e da sempre impegnata nell’ottimizzare l’utilizzo del network, il senso senso coincide con la possibilità di trasformare la rete in un asset, che collega reti e persone in grandi quantità, sia in contesti consumer che business, pronta per accogliere le innovazioni di nuova generazione. Automatizzata, unificata e sicura, la rete considerata da Aruba è nativamente integrata con il Wi-Fi 6, capace di ridurre al minimo la latenza e di sfruttare al massimo le opzioni “intelligenti” che oggi i clienti hanno a disposizione.

Secondo Fabio Tognon, Country Manager di HPE Aruba Italia: «Il lancio di Aruba ESP si pone proprio a cavallo di un ammodernamento delle soluzioni dell’azienda post lockdown, ossia dopo che un po’ tutti abbiamo capito quanto fondamentale sia la rete, non solo per lo smart working ma per tanti altri scenari, come la formazione e l’healthcare». Aruba ESP è il network con un “sesto senso” perché rappresenta una piattaforma all-in-one unificata sotto un’unica soluzione di gestione, Aruba Central, che comunica con l’intelligenza che sottende tutti i prodotti del gruppo. Il cuore è il layer id AIOps, ossia l’intelligenza artificiale applicata alle operations, con un underlay infrastrutturale che unifica le esigenze dei clienti. Ma qual è la particolarità che contraddistingue il sistema di Aruba? «Avere un sistema operativo unificato per tutta la categorie di switching, Aruba CXP, che porta una serie di attività operative uniche, tra cui network analytics engine, ovvero un operatore che monitora in modalità H24 cosa sta accadendo all’interno dell’infrastruttura, così da prendere decisioni badate sui motori di IA e machine learning».

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Ovviamente non si tratta solo di switch e device di connessione WI-Fi ma di un vero ecosistema che fa della sicurezza uno snodo centrale dell’offerta. Ecco allora il layer Zero Trust Security, che è l’unione del Dynamic Segmentation con il Device Insight di Aruba, dove tutte le componenti che sono collegate alla rete di infrastruttura wireless possono essere automatizzate in modalità cross perché siano compliance con i moduli. Ma, al di là della componente tecnica, come sono cambiate le modalità di adozione IT delle compagnie che hanno dovuto affrontare l’emergenza sanitaria e dunque una minore operatività su base mensile?

A risponderci è Daniela Quagliarella, HPE Aruba Italy Channel Sales Manager: «Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambio dei modelli di acquisto, da un modello di proprietà del bene a modalità as-as-service, conseguenza di una serie di esigenze sempre più presenti, tra cui l’ottimizzazione del budget. Per questo, abbiamo pensato a varie opzioni con cui approcciamo il mercato nazionale, con la verticalità del canale che è l’unica che HPE Aruba segue. La proposizione di valore è variegata e prevede una semplificazione massima con cui i nostri partner possono pianificare le loro attività, anche in post-vendita».

Il riferimento è all’MSP Program, che ha l’obiettivo di dare ai partner più frecce nell’arco di business, con una cosiddetta pratica “network-as-a-service”. Chi aderisce al programma MSP deve soddisfare una serie di elementi, tra cui avere una pratica MSP esistente, un NOC interno in azienda e una porzione di ricavi derivata da un business services-driven. Ovviamente, il canale è aperto sia a chi fa già parte del network sia a chi intenda entrare nel circolo di HPE Aruba, potendo beneficiare anche di training specifici di aggiornamento e investimento. La compagnia, con piani molto significativi, ha supportato in modo particolare i partner nell’ultimo trimestre, a dimostrazione di quanto HPE Aruba tenga alla salute del proprio touch point sul territorio. «Il canale è il nostro braccio operante a livello locale ed è per noi fondamentale dotarlo dei migliori strumenti possibili per permettergli di operare al meglio e rispondere in maniera veloce e puntuale ai bisogni del cliente finale» conclude Quagliarella.

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