WhatsApp, al via i test per usare lo stesso account su più smartphone

WhatsApp pensa a una controversa funzione fotografica

Presto il rilascio della versione beta che permette di installare il client, con il medesimo numero di cellulare, su più telefoni o tablet

Sappiamo che, prima o poi, WhatsApp permetterà di usare il client, con lo stesso numero, su un massimo di due dispositivi. Ciò vorrà dire poter usare le chat dell’unico profilo su uno smartphone e un tablet oppure su due telefonini, senza dover, per forza di cose, attivare un altro profilo legato ad una seconda sim. Ebbene, seppur non ci siano tempistiche per un rilascio completo della funzionalità, ad oggi questa è in fase di sperimentazione presso i dipendenti dell’azienda parte del gruppo Facebook.

Probabilmente, dopo questa prima sperimentazione, l’aggiornamento verrà inviato ad un ristretto numero di tester, in zone notoriamente attive per test del genere, come l’Australia o la Nuova Zelanda. Non ci sono nemmeno indicazioni sul fatto che la beta chiusa sia per Android e iOS, o solo per uno dei due sistemi, ma è evidente che la compagnia ha tutto l’interesse nel raggiungere la fetta più grande di utenti.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

In cosa consiste l’accesso multiplo di WhatsApp

Attualmente, gli utenti di possono avere un solo account su un dispositivo registrato e nel momento in cui si tenta di accedere ad un altro telefonino, o tablet con connessione cellulare, l’account sul dispositivo precedente viene disconnesso. Secondo un rapporto di WABetainfo, la nuova funzione denominata Linked Devices è emersa nella versione beta 2.20.143 per Android, dove è possibile associare l’account ad almeno un altro device.

Ma non solo accesso multiplo. Si parla, quando avverrà, del più grande aggiornamento di WhatsApp fin dal suo lancio con l’arrivo. PAre infatti che, con Linked Devices, vi sarà anche Protect Backup, uno strumento pensato per proteggere il backup con la crittografia end-to-end, in modo che nessun altro, tranne il possessore del dispositivo, possa accedere alle chat e ai file salvati sui server di WhatsApp. Lo stesso tool dovrebbe far parte del pacchetto di update in via di definizione.

Leggi anche:  La Test Factory di CRIF, l'eccellenza operativa attraverso la qualità del software