Eurotech mette ordine tra OT e IT

Eurotech mette ordine tra OT e IT

L’integrazione OT e IT come requisito fondamentale per la trasformazione digitale. Eurotech scarica a terra tutta la potenza dei dati coniugando i vantaggi per produzione e business

Eurotech da oltre 25 anni fa innovazione nel campo dei prodotti hardware e software embedded, portando sul campo e nelle aziende sue clienti soluzioni end-to-end semplici e pronte all’uso, integrate in un ecosistema armonico con le altre piattaforme digitali che sostengono il business delle aziende moderne. L’approccio dell’azienda al pervasive computing combina la miniaturizzazione dei dispositivi intelligenti, la raccolta sul campo dei dati – dagli edifici ai siti produttivi, dai dispositivi indossabili all’ambiente – la loro connessione e integrazione all’interno dei sistemi IT aziendali, grazie al cloud e all’IoT.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Con il chief product & marketing officer Giuseppe Surace parliamo di come Eurotech aiuta la trasformazione digitale dei suoi clienti, che avviene grazie a specifici building block che consentono di digitalizzare i processi per creare nuovi servizi innovativi. Che è un po’ la mission di tutte le aziende di IT se non fosse che Eurotech lo fa in un’ottica integrata, fornendo sia i componenti hardware, facilmente integrabili con l’infrastruttura esistente, sia software per gestire i dati OT e trasferirli all’IT e risolvendo un problema basilare in questo genere di attività, perché – «una delle problematiche tipiche nella trasformazione digitale, soprattutto nel settore industriale – spiega Surace – è che il cliente ha una buona competenza OT e conosce bene i sensori e le apparecchiature sul campo. Poi però i dati vengono trasferiti all’IT che, molto spesso, ha poca conoscenza di OT. Da qui si attivano processi interminabili, senza risultati utili».

VIAGGIO NELLA TERRA DI MEZZO

In questo delicato passaggio è fondamentale l’esperienza di Eurotech perché è in grado di «mettere ordine in questa “terra di mezzo”, facendo comunicare i componenti, ed eventualmente anche fornendoli, che prelevano i dati dal campo e li trasferiscono all’IT del cliente in modo trasparente e sicuro, attraverso piattaforme software aperte e facilmente integrabili con l’infrastruttura esistente». Un altro vantaggio dell’offerta di Eurotech è la capacità di creare un ambiente di test, con dati reali, per permettere ai clienti di provare le sue tecnologie senza compromettere la produzione. Dal test si può quindi passare alla fase di pilot e, se tutto il processo soddisfa il cliente, si potrà quindi passare in produzione, senza aver mai interrotto il flusso informativo e avendo mantenuto continuità operativa.

L’ECOSISTEMA DEL CAMBIAMENTO

Eurotech è un abilitatore globale in grado di fornire componenti hardware e software, facilmente implementabili, velocemente e in modo sicuro, per consentire alle aziende di trasformarsi digitalmente. «Ma non solo – continua Surace – perché quando si pensa ai dati sul campo si immagina, per esempio, un sensore che rileva la temperatura. Non si pensa però che anche questo dispositivo debba essere controllato, per capire se i dati che genera siano corretti o se ci sia la necessità di agire». Il primo punto è quindi capire in anticipo se i componenti che raccolgono i dati stanno funzionando bene oppure no ed eventualmente intervenire. In secondo luogo – «attraverso i nostri servizi le aziende sono in grado di fare operazioni di aggiornamento dei device, potendo avvalersi sulla nostra piattaforma di strumenti per il controllo dello stato di aggiornamento e di funzionamento dei device distribuiti sul campo». Inoltre Eurotech, oltre ad aver stretto partnership in ambito IT e OT, collabora anche con la maggior parte degli operatori di telecomunicazioni. Sia per lasciare ai suoi clienti la più ampia libertà di scelta sia per poter integrare sulla piattaforma una gestione dei pacchetti di dati e di connettività. «Con grandi vantaggi in termini di maneggevolezza e di trasparenza. In un’ottica di perfetto ecosistema».

Leggi anche:  Breve storia dell’ingegneria dei dati. Linguaggi di programmazione e terreni minati