Lavorare sui dati, anche non strutturati, a velocità mai raggiunte prima

Il nuovo annuncio di Hitachi Vantara porta la capacità di elaborazione su dati anche non strutturati a livelli mai raggiunti prima

I dati saranno la nuova fonte di ricchezza delle aziende ma la loro gestione non sarà per niente facile: innanzitutto a causa dell’impressionante aumento anno dopo anno, che costringe gli IT manager a dotarsi di soluzioni per la loro elaborazione e analisi sempre più performanti e sofisticate. Sia per il fatto che la grande maggioranza dei dati che un’azienda immagazzina nei suoi sistemi non sono strutturati – pensiamo soltanto alla mole di informazioni contenute in e-mail, documenti di ogni tipo, cartelle cliniche, audio, video e immagini. Fondamentale, inoltre, come ci ha insegnato la recente crisi sanitaria, è anche disporre di soluzioni e piattaforme per la gestione dei contenuti digitali in grado di essere sempre raggiungibili, sicure e performanti, qualunque cosa accada. E le aziende lo hanno ben capito.

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Secondo le rilevazioni di IDC, infatti, il 54% delle imprese europee si è dichiarato interessato ad aumentare gli investimenti tecnologici per consentire l’accesso remoto sicuro ai propri dati e alle proprie applicazioni. E la società di ricerche si aspetta che un’azienda su due faccia lo stesso per gli ambienti di lavoro virtuali.

Non ci si immagina come possa essere altrimenti, visto che i dati sono il nuovo petrolio e – come rilevato anche da IDC, tutti gli investimenti tecnologici e le decisioni relative alle operazioni IT nei prossimi tre anni saranno subordinati al raggiungimento di uno o più di questi obiettivi, per poter disporre di un ambiente più resiliente, nel caso si verifichi la prossima crisi.

In questo scenario si colloca quindi l’importante annuncio di Hitachi Vantara, azienda specializzata in infrastrutture e soluzioni digitali, della nuova soluzione di gestione e file system distribuito che permetterà alle aziende di accedere più velocemente anche a dati non strutturati, alla collaborazione con WekaIO, tra i player più importanti dello storage di file ad alte prestazioni e scalabile per applicazioni ad alta intensità di dati.

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Questo perché il valore dei dati aziendali oggi si annida in dati non strutturati, che richiedono strumenti più sofisticati e avanzati per poter lavorare efficientemente con queste informazioni. Per IDC queste aziende stanno valutando soluzioni distribuite per la gestione dei file che siano anche in grado di scalare agevolmente, abbiano prestazioni di elevato livello e supportino il calcolo ad alte prestazioni, l’analisi in tempo reale e l’intelligenza artificiale.

Dal momento che le dimensioni e i tipi di carico di lavoro stanno cambiando radicalmente, le aziende si devono concentrare non soltanto sulla capacità di scalare le soluzioni di storage, ma anche di soddisfare i requisiti di performance. Secondo IDC, in una tipica azienda Fortune 500, un aumento di appena il 10% dell’accessibilità ai dati può portare a più di 65 milioni di dollari di ricavi aggiuntivi.

Ecco perché l’annuncio di Hitachi Vantara arriva in questo momento: per il presidente della Digital Infrastructure Brian Householder, offrire alle aziende miglioramenti significativi delle prestazioni durante l’accesso e la connessione ai dati è fondamentale per prendere decisioni più rapide e precise.

Oltre all’annuncio della partnership con WekaIO, Hitachi Vantara ha comunicato inoltre l’espansione della sua soluzione di archiviazione a oggetti in cloud – Hitachi Content Platform (HCP) – appositamente sviluppata per supportare meglio anche i carichi di lavoro non strutturati di nuova generazione con nodi HCP all-flash ottimizzati, in grado di fornire prestazioni migliori e una conseguente riduzione dei costi fino al 34%.