Resilienza e flessibilità: le qualità di Canon per affrontare le sfide improvvise del business

Resilienza e flessibilità: le qualità di Canon per affrontare le sfide improvvise del business

Gran parte delle sue revenue provengono dai volumi di stampa e la pandemia sanitaria ha richiesto flessibilità e capacità: ecco come Canon Italia ha gestito la situazione e rilanciato il suo business per il 2021

Un anno vissuto pericolosamente a causa del Coronavirus: Canon ha dovuto rispondere in modo flessibile e resiliente a quanto accadeva a causa della pandemia. «Ci siamo trovati, da un giorno all’altro, a dover gestire il nostro business in maniera completamente diversa» ci racconta Massimo Macarti, AD di Canon Italia descrivendo gli ultimi dieci mesi vissuti dalla sua azienda.

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GESTIRE IL BUSINESS

La prima di due diverse problematiche è stata di ordine organizzativo: Canon nel periodo del lock-down è sempre rimasta operativa – pur con gli uffici contingentati e il personale in smart working – garantendo il pieno della business continuity e della sicurezza dei dipendenti.

«Una lezione di resilienza – racconta Macarti – che ci ha insegnato a essere efficienti e flessibili per poter cambiare le cose da un momento all’altro». Basti pensare che il fornitore dei servizi logistici di Canon Italia si trova vicino a Codogno, prima zona rossa italiana. «Il 24 febbraio ci siamo trovati a non poter più spedire merce in Italia e, nel giro di un weekend, abbiamo dovuto inventare una nuova route to market per continuare la nostra attività!».

La seconda problematica è stata quindi quella di business, con un calo iniziale che «c’è stato e anche molto significativo. A livello di vendite, come gruppo, Canon ha registrato una riduzione complessiva di fatturato del 13% rispetto all’anno precedente – il dato italiano è stato in linea con questi valori. Poi però abbiamo avuto un rimbalzo molto forte negli ultimi mesi e il dato del terzo trimestre è stato molto buono».

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Gli impatti della situazione sanitaria sono stati forti soprattutto nei settori della fotografia, a causa dello stop ai viaggi e agli spostamenti turistici, e nei settori professionali che per forza maggiore non hanno potuto lavorare – pensate alle produzioni televisive e cinematografiche, all’organizzazione di cerimonie ed eventi. Anche gli uffici hanno lavorato a scartamento ridotto o nullo.

Tuttavia, conferma Macarti, «siamo cresciuti nella stampa domestica, quella dei piccoli uffici personali, ma anche nella stampa commerciale, quella del print on demand, e nella stampa industriale, legata alla crescita dell’e-commerce».

IL FUTURO DI CANON

Per il futuro, quindi, dovendo affrontare una dematerializzazione dei processi di stampa che proseguirà da qui in avanti, Canon punta a rafforzare la sua offerta in tema di collaboration e gestione dei processi documentali, per permettere la fruizione di questi documenti ovunque, in sicurezza e in contesti slegati dal device fisico che si userà per accedervi.

Ecco allora che tra i business su cui Canon punterà le sue carte nel 2021 ci sono, rammenta l’AD, «il mercato degli scanner, la transizione della stampa dall’ufficio all’home office, l’evoluzione del settore libri e riviste verso il digital printing e i grandi centri di stampa».

Con un occhio attento anche alla didattica a distanza e ai temi dell’imaging con lo sviluppo di applicazioni e partnership nel mondo dell’e-commerce moda dove l’alta qualità delle immagini sarà fondamentale per attirare e conquistare gli utenti.

Conclude quindi Macarti, «per il 2021 abbiamo progetti di sviluppo concreti – nelle aree home e small office, home education, print on demand ed e-commerce – e più di 20 prodotti hardware, software e soluzioni pacchettizzate che prevediamo di lanciare; con una vision di lungo temine che ci porta a livello globale verso l’area del medicale, delle network camera, della stampa di semiconduttori e della stampa commerciale ad alti volumi».

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