La vita in un click: bella e tenebrosa

Per vivere “smart” bisogna diventare più “smart” e scegliere bene i maestri

Smart city, smart building, smart office, smart home, il futuro dell’umanità sembra ormai avviato in modo irreversibile verso il massimo rendimento con il minimo sforzo. Elettrodomestici e dispositivi di vita quotidiana che eseguono i nostri ordini senza farci scomodare dal divano, mezzi di trasporto che viaggiano senza guidatori, app che ci forniscono la dieta su misura, agende dalla voce umana che ci ricordano gli impegni della giornata. Basta spingere un tasto. E a volte neanche quello. Un processo in rapida evoluzione che apre la strada a un’infinità di applicazioni e che, con la diffusione della rete 5g, gestirà la nostra vita nella maggior parte dei suoi aspetti. Secondo alcuni analisti entro il 2025 si prevede la presenza di oltre 30 miliardi di connessioni IoT a livello globale. Una prospettiva per molti affascinante ma che comporta anche grandi rischi. Primo fra tutti quello della sicurezza.

Negli ultimi cinque anni, infatti, gli attacchi informatici legati all’IoT (Internet of Things), sono aumentati di ben 70 volte proprio perché la maggior parte (il 76% circa) dei vari strumenti comunicano con la rete su canali non cifrati. Per la gioia dei criminali informatici, di cui spesso ci rendiamo complici inconsapevoli. Quanti, ad esempio, cambiano le password impostate dal fornitore per accedere a sistemi di intelligenza artificiale? Quanti utilizzano password davvero sicure e non la data di nascita del figlio? Quanti conoscono realmente i rischi di un public wifi? E che dire se i nostri dispositivi mobili, di fatto i telecomandi da cui controlliamo il mondo, vengono perduti o rubati?

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Un rischio che, soprattutto quando coinvolge gli ambienti di lavoro, moltiplica danni e perdite e crea non pochi problemi di responsabilità. La soluzione c’è e si chiama formazione e addestramento a un uso consapevole dello “smart” digitale. In Italia a ridefinire il concetto di Cyber Security Awareness c’è Cyber Guru che prende per mano le imprese e le accompagna nel loro percorso di cambiamento digitale. Grazie alle sue piattaforme, tante organizzazioni hanno messo in campo nuovi piani formativi e di addestramento che stanno aiutando i dipendenti ad accrescere il livello di consapevolezza sulle principali minacce della rete, riducendo l’esposizione al rischio cyber. Le piattaforme Cyber Guru sviluppano le principali caratteristiche difensive individuali agendo efficacemente sui comportamenti umani.

Sono tre i percorsi formativi proposti per raggiungere la massima efficacia:

Cyber Guru Awareness – innovativo sistema integrato di e-learning che coinvolge l’organizzazione in un percorso di apprendimento educativo e stimolante.

Cyber Guru Phishing – un nuovo sistema di e-training, in funzione anti-phishing, che produce risultati efficaci grazie alla metodologia di training on the job e alle caratteristiche di automazione e machine learning.

Cyber Guru Channel – un percorso di formazione basato su una metodologia induttiva e realizzato sul modello delle serie TV, con una produzione avanzata e con uno storytelling particolarmente coinvolgente, centrato sull’esposizione di casi reali di attacco cyber.

Se è vero che le città e gli ambienti in cui viviamo e lavoriamo sono sempre più smart, anche noi dobbiamo esserlo: preparati, sul pezzo, e mai inconsapevoli dei nostri comportamenti online.