Il Gear VR del futuro avrà uno schermo panoramico

Il prossimo modello potrebbe fare a meno del motore di uno smartphone grazie al processore Snapdragon 835

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La realtà virtuale va democratizzata. Non tutti possono permettersi un Oculus VR o un paio di HTC Vive e relativa dotazione hardware a cui connetterli. Samsung, qualche ano fa, aveva provato a rendere maggiormente mainstream il settore con il lancio dei primi Gear VR, che presentano però ancora evidenti limiti. Non parliamo solo della necessità di avere uno smartphone compatibile (ad oggi la gamma Galaxy S6, S7, S8 e gli A3 e A5 2017) ma anche della possibilità di vivere esperienze si immersive ma fino a un certo punto. Colpa, diciamo così, di un paio di lenti stereoscopiche che alla fine devono rimandare quello che passa per il display del cellulare, con una visione di campo non così ampia. Un problema che altrove non esiste, visto che Oculus e HTC, essendo potenziati da un computer, hanno l’opportunità di allargare le lenti fin dove vogliono, senza troppi compromessi.

Cosa ci attende

Per questo, nel futuro dei Gear VR pare esservi un modello standalone, che fa a meno dell’ingresso di uno smartphone per restituire i mondi 3D in cui immergersi. Lo farà quasi sicuramente grazie a una CPU Snapdragon 835, la stessa che Qualcomm ha già evidenziato essere perfetta per l’integrazione in prodotti VR destinati alla massa. In questo modo, il display potrà diventare panoramico con una densità di pixel pari a 2.000ppi, decisamente meglio del massimo raggiungibile attualmente via cellulare: 600ppi. La compagnia coreana non sarà pronta prima della fine dell’anno dunque non aspettiamoci nulla all’IFA di Berlino ma solo qualche nuovo rumors dall’autunno in poi. Del resto non basta aumentare la ratio a disposizione per realizzare progetti più intriganti. “Più pixel metti all’interno di un display del genere e più aumenta la tendenza ad avere la nausea – aveva detto un esperto qualche giorno fa – la sfida è vivere esperienze in maniera naturale senza avvertire vertigini o senso di malessere”.

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