Ignazio Marino in visita alla fondazione Mind the Bridge

Per il Sindaco di Roma incontro nell’incubatore di San Francisco con alcuni dei migliori progetti italiani usciti dai programmi della fondazione e numerosi rappresentanti dell’innovazione italiana in Silicon Valley

Domani, venerdì 12 settembre, in occasione del suo viaggio in California, il Sindaco di Roma Ignazio Marino farà visita alla fondazione Mind the Bridge. Il primo cittadino ha scelto di fare tappa nell’headquarter della fondazione italo-californiana, al 13esimo piano del palazzo JP Morgan a San Francisco, al fine di conoscere meglio i programmi di entrepreneurship education offerti da Mind the Bridge e incontrare alcuni dei migliori rappresentanti dell’innovazione italiana in Silicon Valley.

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A fare gli onori di casa il fondatore e CEO di Mind the Bridge Marco Marinucci il quale illustrerà al Sindaco la nascita e l’evoluzione di un network di contatti che dal 2007 (anno in cui ha dato vita a Mind the Bridge) a oggi ha offerto a tantissimi giovani italiani l’opportunità di vivere esperienze formative e professionali di alto livello e di confrontarsi con un mercato unico al mondo.

[blockquote style=”4″]“Dal 2007 accogliamo giovani imprenditori da centinaia di città. Inizialmente solo dall’Italia e, da un paio d’anni, da dozzine di paesi diversi – commenta Marco Marinucci – . Roma, soprattutto negli ultimi 2-3 anni, è diventata di fatto uno degli hub principali da cui ha origine un numero sostanziale di progetti imprenditoriali importanti che abbiamo il piacere di ospitare e supportare da questo lato del ponte”.[/blockquote]

Dalle prime Business Plan Competition all’Italy Tour fino ai vari BootCamp, Venture Camp, Job Creator Events, Italian Innovation Day passando per la Startup School e i nuovi programmi dedicati a manager di imprese tradizionali (Executive Program) e investitori (Angel School): un percorso che in tutti questi anni ha esteso i confini al di là dell’asse Italia/Stati Uniti facendo della fondazione uno dei principali punti di riferimento a livello mondiale nel campo dell’educazione all’imprenditorialità. E proprio questa vocazione internazionale è stata, a gennaio 2014, alla base della chiamata da parte della Commissione Europea per guidare la Startup Europe Partnership, la piattaforma paneuropea nata per aiutare le startup del Vecchio Continente a “scalare” velocemente e a diventare campioni globali.

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Tra coloro che sono passati attraverso i programmi di Mind the Bridge si registrano anche diverse startup della Capitale: è il caso per esempio di Monkey Parking oggi più che mai al centro del dibattito tra amministrazione pubblica e iniziative legate alla “sharing economy”. La App, realizzata da Paolo Dobrowolny, Federico de Legge e Roberto Zanetti, consente infatti di mettere in contatto guidatori alla ricerca di un parcheggio per la propria auto con altri guidatori che stanno per liberarne uno, lasciando loro la libertà di accordarsi in formula peer-to-peer su un riconoscimento economico per l’informazione ottenuta.

Come non citare poi Atooma, fondata da Francesca Romano, Fabrizio Cialdea, Gioia Pistola e Andrea Meriggioli: la App è un digital enabler che consente a chiunque di trasformare il proprio smartphone in una sorta di assistente personale che compie autonomamente delle azioni a seconda delle condizioni in cui si trova, secondo regole precedentemente impostate dall’utente. Atooma ha raccolto finanziamenti per circa 800 mila dollari e vanta già un colosso come Samsung tra i suoi clienti.

Totalmente diversa invece la storia di Staq.io, fondata da Francesco Simoneschi, Massimo Andreasi Bassi e Luca Martinetti. Dopo il programma di incubazione TechStars la piattaforma di game management è stata recentemente acquisita da Playhaven/Upsight, la business engine per il mobile game, decisa a rinforzare la propria offerta analytics.

Mind the Bridge come catalizzatore di aspiranti imprenditori, quindi, ma anche rete di professionisti, partner e “amici”. All’incontro saranno infatti presenti, tra gli altri, nomi noti dell’innovazione italiana negli Stati Uniti come Fabrizio Capobianco (Funambol e ora Tok.tv), Matteo Daste (SquireSanders e board member MTB), Loris Degioanni (CACE Tech, Riverbed e ora Draios), Elena Favilli (Timbuktu) e Andrea Ballarini (Hyperfair), oltre a una rappresentanza di importanti realtà collegate come Staq/Upsight, IoXWorks, Carr & Ferrell, SVIEC, CMES, GTECH, Goldman Sachs, Xplorer Capital e Digital Persona

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