La SEAT, UPC e Volkswagen Group Research scelgono Barcellona per la mobilità del futuro con CARNET

carnet mobility

CARNET, il primo e più importante hub in materia di ricerca e innovazione focalizzato sul settore automotive e la mobilità urbana di Barcellona

La SEAT, l’Universitat Politècnica de Catalunya (UPC) e Volkswagen Group Research hanno lanciato CARNET, acronimo di “Cooperative Automotive Research Network”, il primo e più importante hub focalizzato sul settore automotive e sulla mobilità urbana del futuro di Barcellona. Questa piattaforma di conoscenza e cooperazione tra industria e università ha scelto la città come campo di sperimentazione per testare nuove soluzioni tecnologiche e concetti che permetteranno di migliorare la qualità di vita della comunità in termini di mobilità.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Il Rettore dell’Università, Enrico Fossas‎, ha sottolineato come questa partnership “frutto della cattedra SEAT alla UPC si sia evoluta verso azioni più trasversali: si tratta di un collegamento tra industria e Università che, in una città come Barcellona, costituisce un’opportunità per promuovere nuove idee e mettere in pratica progetti urbani all’avanguardia, contando sulla partecipazione di studenti e dottorandi della UPC ad alcune di esse”.

Tra le iniziative CARNET attualmente in atto, spicca la progettazione di microcittà, nuovi hub e stazioni intermodali per la mobilità e il trasporto urbano, una app che permette la localizzazione di aree di parcheggio e una piattaforma per la condivisione di un passaggio. Grazie a questo network università e industria fanno fronte comune, collaborando per l’innovazione e la ricerca sulla mobilità di Barcellona, per creare, sviluppare e implementare tecnologie innovative: nuovi sistemi di mobilità e nuovi modi, più efficienti, di utilizzare i veicoli, affrontando le sfide dello stile di vita urbano del futuro.

“L’industria automotive ha come obiettivo tre aree di innovazione: l’elettrico, la vettura connessa e la guida autonoma, e ciò ci porterà a nuovi concetti di mobilità”, sottolinea Matthias Rabe, Vicepresidente per Ricerca e Sviluppo della SEAT, S.A.. “La SEAT vuole essere di esempio nello sviluppo di nuove soluzioni di mobilità, e CARNET rappresenta il nostro impegno nella creazione della mobilità del futuro a Barcellona, la città che ispira e vede nascere le nostre auto”.

Leggi anche:  Meta abbassa l’età limite per usare la realtà virtuale

“I paradigmi della mobilità nel settore automotive stanno subendo un forte cambiamento, e questo comporterà nuove competenze e tecnologie nel futuro”, aggiunge Professor Dr. Jürgen Leohold, Direttore Esecutivo di Volkswagen Group Research. “Attraverso CARNET, Volkswagen Group Research ha come obiettivo sviluppare idee e promuovere progetti in una delle città più interessanti e all’avanguardia per lo studio della mobilità, Barcellona”.

Entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà in contesti urbani

La crescente migrazione urbana ha portato ad avere città sempre più grandi e un’inarrestabile espansione del trend delle metropoli, che ci richiederà di ripensare alla mobilità con una prospettiva globale che integri tutti i fattori in gioco: infrastrutture, sistemi di traffico, uso dei veicoli e risorse (come energia, spazio e tempo) sempre più limitate.

In questo contesto, alcuni dei progetti iniziati da CARNET stanno già trasformando il modo di guidare delle persone, e sono sulla buona strada per rivoluzionare la mobilità urbana. App in grado di segnalare i tragitti e le opzioni di trasporto migliori, sistemi di gestione intelligente del traffico e dei trasporti, robot che favoriscano la mobilità o innovativi sistemi di comunicazione e connettività, tra gli altri, trasformeranno le aree urbane in spazi più intelligenti in cui vivere. Allo stesso tempo, sono in fase di studio nuove piattaforme per il car sharing e sistemi di trasporto pubblico più flessibili, a richiesta e “porta a porta”, per facilitare la mobilità risparmiando tempo e risorse.

Da Barcellona al mondo

Classificata tra le dieci città più smart del mondo, Barcellona è il campo di prova perfetto per testare nuovi modelli di mobilità e nuove tecnologie, in quanto la città detiene dati dettagliati in merito a traffico, parcheggi e inquinamento dell’aria.

CARNET sta lavorando a diversi progetti, studiandone la futura implementazione a Barcellona:

·         Microcittà: questo progetto ha l’obiettivo di convertire i parcheggi (sia quelli tradizionali, sia quelli associati a servizi in larga scala, come centri commerciali) in centri di servizi per le persone, i trasporti e la mobilità. In queste microcittà, le infrastrutture dei trasporti si coniugano ad aree di servizio per le auto, parcheggi e a servizi per gli utenti, garantendo la massima accessibilità ai punti di maggior interesse delle città, fungendo anche da punti di scambio multimodale vicino a stazioni dei treni e metropolitane, parcheggi di biciclette, vetture in car sharing e auto elettriche. Studiato per essere implementato a Barcellona, il sistema comprende la registrazione e visualizzazione di informazioni che da vita a una mappa interattiva volta alla localizzazione delle microcittà. Il progetto è stato sviluppato da un team del Dipartimento di Ubanizzazione e Pianificazione Territoriale della UPC, in collaborazione con la Vallés Advanced Technical School of Architecture (ETSAV), SEAT e Volkswagen Group Research, e può essere replicato in svariate aree metropolitane moderne.

Leggi anche:  La guida definitiva per liberare spazio su iPhone

·         Parkfinder: questa app integrata all’auto è in grado di elencare i parcheggi disponibili in tempo reale, usando informazioni fornite dalla piattaforma del progetto europeo iCity. All’utente basterà inserire una destinazione affinché il prototipo dialoghi con il sistema di navigazione della vettura e fornisca al conducente distanza e tempo approssimativo di percorrenza fino al luogo selezionato. Per garantire la massima sicurezza di uso alla guida, l’interfaccia utente rispetta le restrittive “Drive Distraction Rules”.

Il progetto è stato testato con successo nel distretto Les Corts di Barcellona. SEAT e l’inLab della Facoltà IT della UPC, membro del Centro per Innovazione e Tecnologia dell’Università, hanno partecipato allo sviluppo del progetto.

Urban Co-Car: questo progetto serve a  valutare l’impatto di un sistema di condivisione di un veicolo da parte di più persone, sfruttando tragitti comuni, totalmente o almeno in parte. La mobilità sostenibile non è solamente una questione tecnologica: le nuove tecnologie in ambito automotive, le app IT e Comunicazione (TIC) e i paradigmi sociali in evoluzione (che stanno spostando sempre più l’accento dalla proprietà di un’auto al suo utilizzo) consentono agli utenti di accedere a servizi di mobilità che garantiscano di raggiungere qualsiasi luogo in qualsivoglia momento. Progettato nella Facoltà IT dell’Università grazie all’ausilio di modelli simulativi, il progetto veicola l’accesso al sistema, la gestione della flotta, l’assegnazione dei servizi e l’ottimizzazione della flessibilità dei tragitti, tra altri temi.

Creative Lab: questa iniziativa pioneristica di insegnamento combinato tra università e aziende creata in Spagna con l’obiettivo di favorire, da parte degli studenti, nuove idee che ripensino il concetto di veicolo urbano, sviluppando quindi un nuovo concetto di mobilità. La prima edizione di questo laboratorio, che si è tenuta lo scorso anno presso la Terrassa School of Industrial, Aerospace and Audiovisual Engineering School della UPC, ha visto team di studenti specializzati in differenti discipline lavorare congiuntamente su temi sfidanti proposti da ingegneri della SEAT e di Volkswagen Group Research, guidati e supportati dai docenti dell’Università e dai professionisti del Gruppo. Una volta terminati i progetti, ne è stata valutata l’effettiva fattibilità.

Leggi anche:  BauWatch chiude il primo anno di attività in Italia con uno sguardo al futuro fra sostenibilità e rigenerazione urbana

Ricerca, formazione e cooperazione

I tre pilastri di CARNET, iniziativa della cattedra SEAT all’UPC con il coordinamento del Centro per Innovazione e Tecnologia dell’Università (CIT UPC) e il sostegno di diverse realtà aziendali (Altran, Applus + Idiada, Ficosa, RACC and Rucker Lypsa, tra le altre), sono ricerca condivisa, formazione di ingegneri e scienziati e partecipazione a network internazionali. L’hub conduce ricerche in merito al design di nuovi concetti di vetture impegnandosi a rispondere alle sfide dell’aumento del traffico, inquinamento e problemi di parcheggio nelle città e vagliando nel contempo nuovi approcci relativi alla navigazione urbana. Altre primarie aree di ricerca sono i trasporti di persone e beni, così come l’impatto economico, ambientale e sociale di tali attività.

Mentre in ambito internazionale, CARNET ha l’obiettivo di costruire ponti di collaborazione tra università e industria, ricercando opportunità di lavoro per studenti e stimolandoli nel contempo a condurre tesi di Dottorato di ricerca collegate a progetti di interesse industriale attraverso il programma di lauree in dottorato industriale.