Per le prime trasmissioni in HDTV e 3D le emittenti televisive hanno scelto gli eventi sportivi. Andiamo verso la televisione del futuro, ma le reti sono pronte?

Dal tubo catodico all’alta definizione e il 3D; dal segnale analogico al digitale, negli ultimi anni la tecnologia degli schermi e le trasmissioni TV hanno fatto passi da gigante. Ma le infrastrutture di rete sono pronte per questo aumento notevole della domanda di trasmissione dati? Ciena, lo specialista della rete, spiega quali sono le premesse per la corretta implementazione e il conseguente successo di mercato di queste tecnologie di punta.

Il 2010 è l’anno delle prime trasmissioni TV in 3D a livello esperimentale. In Europa, il Regno Unito ha scelto eventi sportivi come il tradizionale torneo di Rugby Delle Sei Nazioni e l’emittente americana ESPN, dedicata allo sport, ha appena annunciato che le prime trasmissioni in 3D saranno le partite dei Mondiali di Calcio in Sudafrica.

Ma per quanto apprezzate dai fanatici dello sport ed esaltanti per i telespettatori, queste tecnologie innovative implicano un’infrastruttura e una capacità di rete adatte a supportare tale richiesta. Nel caso contrario, il sorgere di problemi e disservizi potrebbero causare un effetto negativo sui consumatori che metterebbe seriamente a repentaglio il futuro di questa tecnologia.

“La televisione oggi si è evoluta come un mezzo molto emozionale e interattivo; un evento televisivo può creare un’aspettativa di giorni, settimane e pure mesi”, ha sostenuto Umberto Bertelli, Managing Director di Ciena per l’Area del Mediterraneo.

Leggi anche:  PEUTEREY E ARMANDO TESTA LANCIANO LA NUOVA CAMPAGNA ADV “MADE TO RESIST EXTREME DREAM CONDITIONS”

“I mondiali di Calcio sono un perfetto esempio di questo: al momento di guardare le partite, chi lo farà in 3D si aspetta una trasmissione perfetta, di ottima qualità e senza problemi. Se invece questo non accade, un servizio deludente rischia di creare una ripercussione negativa sui telespettatori invitandoli a non utilizzare più questa tecnologia”.

Il caso della fornitura di contenuti su reti wireless è stato eloquente: il lancio sul mercato di dispositivi mobile con capacità data-intensive sempre maggiori è stato un grande successo, ma dall’altra parte i provider offrivano reti non preparate a tale domanda.

Il risultato è stato la generazione di un sovraccarico delle reti che non riuscivano a soddisfare la crescente richiesta generando, di conseguenza, la fornitura di un servizio inefficiente e lento con migliaia di utenti frustrati che tornavano alla fornitura di rete fissa. Se non implementate in modo corretto su reti in grado di supportarle, le trasmissioni 3D e HDTV rischiano di fare la stessa fine.

Per la corretta implementazione di questi servizi bandwidth-intensive e latency-sensitive, si devono affrontare varie questioni chiave, in particolare la connettività e la capacità della rete. Mentre un canale SD standard tipicamente richiede un livello di compressione di solo 2 Mb di banda al secondo, un canale HD richiede 6Mb/s e un canale 3D in HD invece può richiedere fino a 30 Mb/s.

Leggi anche:  Weber lancia l'app per la cottura intelligente WEBER CONNECT – Versione 2.0

Ma non è solo una questione di capacità della rete. Per una ottima qualità di trasmissione, prendere seriamente in considerazione altri fattori critici come la latenza e la resilienza apre a emittenti e provider la strada sicura verso la corretta implementazione e il successo di mercato di questi servizi di rete di ultima generazione diretti ai consumatori.