Energia, italiani più sensibili e propensi a fornitori “alternativi”

Ricerca Accenture: i consumatori italiani appaiono tra i più sensibili circa l’impatto dei loro consumi energetici e disponibili a scegliere un fornitore “alternativo”

Gli italiani, in linea con quelli dei paesi emergenti (Brasile, Cina, Singapore, Corea del Sud), si dimostrano più favorevoli a scegliere un provider alternativo alle classiche utilities per la fornitura di energia elettrica e di programmi di efficienza energetica (79% del campione vs 73% della media dei 18 paesi oggetto dell’indagine) sia esso un rivenditore (lo sceglierebbe il 32%), un sito internet (20%) o un provider telefonico (17%).

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I consumatori italiani si dimostrano anche più sensibili riguardo all’impatto dei loro consumi energetici sull’ambiente, l’80% di essi, infatti, contro il 69% della media mondiale, si dichiara disponibile ad utilizzare programmi di efficienza energetica per ridurre l’impatto personale sull’ambiente.

In linea con la ricerca Accenture dello scorso anno (Understanding Consumer Preferences in Energy Efficiency), la prima motivazione che spinge gli italiani ad utilizzare programmi alternativi di fornitura di energia elettrica rimane il risparmio, il 91% del campione infatti, è guidato dalla possibilità di ridurre i costi che impattano sull’economia familiare. L’interesse per i fornitori alternativi scatta quando si riceve la bolletta di fornitura (54%) oppure quando registrano aumenti nelle tariffe (56%).

Le utilities dovranno essere pronte a colmare il gap di fiducia nei confronti degli utenti per non perdere quote di mercato

Rispetto alla ricerca pubblicata nel 2010, permane ancora una generale sfiducia tra i consumatori italiani sulle capacità del proprio fornitore di informarli circa le strategie che limitano i propri consumi e i conseguenti impatti sull’ambiente. Solo il 14% degli italiani si è dichiarato fiducioso. Questa è la percentuale più bassa tra i 18 Paesi (è del 29% la media mondiale) e persino inferiore rispetto a quella registrata in Italia lo scorso anno (21%).

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Per questa tipologia di informazioni, i consumatori italiani ritengono più attendibili le associazioni di consumatori (66% vs la media mondiale del 55%) o le associazioni ambientali (63% vs la media mondiale del 54%).

La caratteristica più importante di un programma di efficienza energetica è considerata la facilità d’uso per il 93% degli italiani, percentuale poco al di sopra della media mondiale (89%) . Meno importante, rispetto agli altri paesi, è la componente emozionale e di divertimento legata a questi programmi. Solo il 36% degli italiani, infatti, prende in considerazione questo fattore contro il 53% della media mondiale.

Gli sconti sulla bolletta sono un valido incentivo per adottare programmi di efficienza energetica ma sono apprezzati anche altri benefit non monetari. Quasi la totalità del campione italiano è disponibile ad adottare programmi di efficienza energetica se portano a sconti sulla propria bolletta (91%), ma riscuotono interesse anche altri benefit come: l’installazione gratuita di altri servizi tecnologici a domicilio (58%), premi in prodotti di elettronica di consumo (53%) e premi fedeltà da utilizzare presso rivenditori convenzionati (45%).

L’importanza della relazione con il punto vendita

Nell’acquisto di servizi energetici, la relazione diretta con l’addetto del punto vendita riveste ancora un ruolo fondamentale. La maggioranza non sostituirebbe questo rapporto con un contatto online, sia per l’acquisto di un termostato intelligente (55%), che per l’acquisto di programmi di gestione della fornitura elettrica (67%).

Riservatezza dei dati: un ostacolo più piccolo del previsto?

In linea con il campione mondiale, solo il 36% darebbe il consenso all’utilizzo dei propri dati a terze parti allo scopo di migliorare il servizio ricevuto, percentuale che sale al 49% nel caso in cui i dati vengano utilizzati con l’obiettivo di garantire un risparmio sulla bolletta.

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