La Provincia di Milano sperimenta l’utilizzo della tecnologia nelle scuole lombarde

La Provincia di Milano e Acer e danno il via alla sperimentazione informatica con l’introduzione del netbook in 4 istituti scolastici del territorio: Istituto Tecnico Industriale “Marie Curie” e l’Istituto Tecnico Commerciale “Piero Sraffa”di Milano, l’ITIS “A. Bernocchi” di Legnano e l’ITIS “S. Cannizzaro” di Rho. Nel progetto sono coinvolti oltre 100 studenti (quattro classi per istituto) e 25 professori.

Ieri mattina, presso l’Ist. Marie Curie di Milano si è svolta la presentazione del progetto e la consegna dei netbook agli studenti della scuola coinvolti nella sperimentazione della tecnologia informatica per l’apprendimento sui banchi di scuola.

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Il progetto, prevedeva una prima fase di coinvolgimento delle scuole superiori del territorio milanese invitate a presentare progetti sull’uso delle tecnologie a scuola con particolare attenzione alle tecnologie di avanguardia sulla possibilità di studio tramite i notebook e netbook in sostituzione dei tradizionali libri di testo. Le scuole sono state selezionate, in base a progetti ritenuti innovativi, significativi e all’avanguardia in materia di tecnologia sui banchi di scuola.

“Ritengo molto importante che i giovani abbiamo la possibilità di ampliare le proprie conoscenze utilizzando anche nuovi metodi di studio – ha dichiarato l’Assessore all’Istruzione ed Edilizia scolastica, Marina Lazzati –. Questo progetto che è stato realizzato in stretta collaborazione con i docenti delle scuole e Acer, si prefigge infatti di individuare e testare nuove tecnologie informatiche per integrare gli strumenti di insegnamento e migliorare l’apprendimento dei ragazzi. In questo modo, la scuola riesce ad assolvere ad uno dei suoi compiti più importanti: formare e al contempo integrare il percorso didattico con le opportunità tecnologiche moderne al fine di indirizzarne l’uso da parte dei giovani in modo corretto e responsabile”.

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Le possibilità sono davvero infinite: esplorare il corpo umano o l’universo con un proiettore 3D; condividere contenuti su una lavagna interattiva; usare netbook e notebook per lavori di gruppo o progetti di insegnamento personalizzato; gestire l’intera aula con un software intuitivo e facile da usare.

Acer ritiene che l’innovazione debba andare oltre la creazione di nuove tecnologie e soluzioni arrivando a garantire agli utenti di fruire pienamente dei benefici del progresso e lo realizza portando la tecnologia in aula, non solo come argomento di studio, ma come un nuovo strumento per l’insegnamento e per l’apprendimento.

“L’obiettivo è di sperimentare un nuovo modo di fare didattica attraverso l’uso della tecnologia: il netbook in classe, oltre ad assicurare un modo stimolante e coinvolgente di fare lezione, garantisce un risparmio economico e un minore disagio nel trasporto,” ha dichiarato Federico Carozzi, Acer EMEA Educational Business Sales Manager. “Il costo e il volume dei libri di testo non sono, infatti, nemmeno paragonabili con quelli di un computer di questo tipo. Così come l’estrema versatilità.”

Attraverso l’innovativo software Acer Classroom Manager i docenti potranno svolgere le lezioni interagendo con gli studenti in maniera individuale, per gruppi o con l’intera classe. Il tutto in modo semplice e intuitivo e l’insegnante potrà effettuare, inoltre, un monitoraggio e una gestione avanzata dei pc dell’aula. Come, ad esempio: oscurando gli schermi o bloccando i mouse e le tastiere degli studenti durante la spiegazione.

Acer Classroom Manager fa parte di una serie di dispositivi (il netbook, la lavagna interattiva, un personal computer e un proiettore) che Acer ha sviluppato per fornire una soluzione unica e integrata per il mondo della scuola. Gli insegnanti potranno così interagire all’interno dello stesso ambiente in maniera semplice e intuitiva, focalizzandosi sull’insegnamento anziché sulla gestione dei diversi dispositivi tecnologici.

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L’iniziativa “Educare mediante il Netbook” va ad affiancarsi al progetto che Acer porta avanti da oltre un anno con lo European Schoolnet (un network europeo di 31 Ministeri dell’Istruzione) e che oggi può contare sul coinvolgimento di 240 scuole per un totale di oltre 7.000 tra studenti e professori di tutta Europa.