Sembra che il rito del corteggiamento tra balene, che porta poi all’accoppiamento, sia seriamente messo a rischio dalla presenza di eccessivi rumori in mare, causati dall’uomo

Per colpa dei mari troppo rumorosi i cetacei non si accoppiano più, mettendo in luce ancora una volta come l’intervento dell’uomo interferisca e metta spesso a repentaglio i meccanismi con cui il regno animale si evolve secondo natura. Sarebbero i rumori delle navi, in particolare, a disturbare le balene in fase di corteggiamento.

Un richiamo potentissimo

A causa di un incremento del traffico navale, non riuscirebbero più a percepire chiaramente i loro richiami amorosi, che in condizioni normali vengono uditi anche a 400 chilometri di distanza; si tratta infatti di frequenze bassissime, che vengono però coperte e annullate dai rumori dei traghetti. Il timore è che gli enormi cetacei non riuscendo più a corteggiarsi, non possano più riprodursi. Il traffico navale sempre più massiccio, interferirebbe con i loro richiami amorosi, che vengono lanciati ed uditi anche a 400 chilometri di distanza; sono segnali a frequenze bassissime che vengono annullati dai rumori dei traghetti. Si teme, quindi, che le balene abbiamo difficoltà a corteggiarsi, ma soprattutto a generare nuovi esemplari.Per questo motivo nel corso della nuova campagna Marevivo è stato lanciato un vero e proprio allarme, evidenziando come i richiami delle balene vengano ostacolati dai sonar e dagli strumenti per la ricerca petrolifera. 

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In cerca di tranquillità

In effetti il rumore generato dal traffico navale è enorme: si parla di 190 decibel. Ma nell’elenco delle fonti di rumore che mettono in pericolo le balene sono incluse anche le esplosioni marine, le centrali eoliche in mare e le prospezioni sismiche con airgun. Ne consegue una tendenza da parte delle balene a spostarsi di frequente e ad abbandonare le aree marine dove hanno difficoltà nell’accoppiamento.”Abbiamo negli oceani milioni di navi che fanno rumore” – ha spiegato il professor Gianni Pavan in occasione dell’inaugurazione della campagna Marevivo – “producono un ‘tappeto’ sonoro a bassa frequenza che ha un impatto significativo sugli animali, impedisce la loro comunicazione, provoca stress, l’abbandono di determinate aree marine e impedisce alle balene di corteggiarsi”.