L’allarme per il consumo e abuso di droghe tra i più giovani, dopo un lungo periodo di calo, torna a farsi sentire in maniera preoccupante

La facile reperibilità delle sostanze stupefacenti non è certo di aiuto e lo dimostra l’impennata di traffici avvenuti nell’ultimo anno tramite Internet, soprattutto Facebook e Whatsapp. Ma anche Instagram si è rivelato un mercato di droghe online, oltre che di armi.

A preoccupare è anche il tipo di consumo fatto dai più giovani, che non è più di natura occasionale come avveniva una volta a quell’età. Intorno ai 14 anni si prova prima la cannabis e poi si passa alle droghe più pesanti, eroina in primis: non più in vena, ma aspirata direttamente tramite fumo. Una volta si credeva che questo tipo di droga non avesse appeal su ragazzi così giovani e in effetti la fascia d’età dei consumatori di eroina era spostata un po’ più in avanti rispetto ad adesso, probabilmente anche perché il consumo era più associato all’ago e all’atto di iniettarsi la droga in vena.

I numeri della droga 

A mettere in luce questa allarmante tendenza è l’indagine Espad-Italia 2013 dell’istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, di prossima pubblicazione, che ci dà annualmente un quadro sull’uso delle droghe tra i giovani.

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La ricerca ha interessato circa 45mila i ragazzi, appartenenti a 516 scuole superiori in tutta Italia. Parlando di sostanze meno “pesanti” come la cannabis – molti studi ne mettono in luce anche gli effetti positivi sull’organismo, oltre che quelli nocivi – si rivela una ripresa dei consumi tra il 2012 e il 2013, per un totale del 25% dei ragazzi intervistati: 3 su 10 l’hanno sperimentata almeno una volta. Nei 30 giorni precedenti alla ricerca il 16% e, fra questi, 1 su 5 (poco più di 75.000 ragazzi) ne fa un uso quasi quotidiano (20 o più volte al mese). Ma la maggior fuma occasionalmente, non più di 10 volte l’anno (61%), solo il 27% la consuma 20 o più volte annualmente.

Ripresa anche dei consumi di cocaina: dopo un declino dal 2007 al 2012, nell’ultimo anno si è raggiunto il il 4,1% tra chi l’ha sperimentata e il 2,8% di consumo nell’anno.

Ma se sono diminuiti i giovanissimi che la usano, è invece aumentato il numero di coloro che consumano cocaina in modo assiduo, con un picco nel 2013 pari allo 0,8%.

Arrivando all’eroina, sono circa 36 mila gli studenti che l’hanno sperimentata, anche con altri oppiacei (l’l,5%), poco più di 28 mila l’hanno utilizzata nel 2013 (1,2%).

Quasi 23mila studenti dichiarano di averne fatto uso nell’ultimo mese (1%) e poco più di 15mila l’hanno usata con frequenza.

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Anche per l’eroina, dopo un’inflessione dei consumi nell’arco degli ultimi anni, si è assistito a una ripresa, con il massimo consumo nel 2013.

Il 4% gli studenti dichiara invece di aver provato droghe sintetiche almeno una volta e poco meno del 3% nell’ultimo anno. Il 60% le usa occasionalmente, anche se quasi 1 consumatore su 3 le ha utilizzate 20 volte o anche più durante l’anno.

Solo l’11% dei giovani non ha bevuto alcol durante l’anno, dato allarmante in quanto interessa anche i ragazzi tra i 15 e i 17 anni, ai quali è vietata la somministrazione.

Ben il 5% degli studenti beve alcolici quasi tutti i giorni, soprattutto birra.

Il binge drinking (5 o più bicchieri uno di seguito all’altro in un paio d’ore) è un’usanza che riguarda il 35% dei ragazzi almeno una volta nell’ultimo mese, circa 820 mila studenti, e di questi il 14% l’ha fatto 6 o più volte nell’ultimo mese.

L’ultima tendenza? Fare uso di psicofarmaci non prescritti dal medico, soprattutto per combattere l’insonnia. Lo dichiara il 17% degli studenti, di cui il 9% durante l’anno scorso.