Ogni anno vengono sprecate nel mondo 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile

Dopo la Unep anche la Fao (Food and Agriculture Organization) lancia l’allarme sullo spreco di cibo. L’ente delle Nazioni Unite, che ritiene che gli insetti saranno l’alimento del futuro, ha stimato che ogni hanno vengono buttate 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile che corrispondono in denaro a 750 miliardi di dollari, circa il PIL di Turchia e Svizzera messi assieme. Il continente più sprecone è l’Asia, seguita da Europa, America Latina, Africa sub sahariana e America del Nord.

I numeri dello spreco

Ogni anno il 23% delle verdure, il 21% della carne e il 18% di frutta e cereale viene buttato nella filiera da produttore a consumatore. Il costo del cibo sprecato è quantificabile anche in termini di inquinamento ambientale. Ogni hanno vengono disperse a causa delle attività in campo alimentare 3,3 miliardi di tonnellate di CO2 e si spreca una quantità enorme di acqua.

Serve l’aiuto di tutti

“Tutti, agricoltori e pescatori, trasformatori alimentari e supermercati, governi locali e nazionali, singoli consumatori – afferma José Graziano da Silva, direttore generale della Fao – devono apportare modifiche in ogni anello della catena alimentare umana in primis per evitare lo spreco di cibo e per il riutilizzo o il riciclo”. La Fao ha per questo stilato un opuscolo dove spiega come “riusare il cibo all’interno della catena umana alimentare”. Ad esempio gli alimenti che si pensano di buttare possono essere distribuiti ai poveri o utilizzati come mangime per animali. Nel mondo sono 870 milioni le persone che patiscono la fame.

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