Qualunque siano le cause dei disturbi del sonno, in continuo aumento anche a causa della crisi economica, il risultato è lo stesso: con l’insonnia crescono le probabilità di sviluppare malattie cardiache, diabete e cancro.

L’allarme sui pericoli legati alla carenza di sonno che caratterizza gran parte della popolazione mondiale, dominata quotidianamente da ansie e stress crescenti, sono stati alcuni eminenti studiosi delle università di Oxford, Cambridge, Harvard, Manchester e Surrey, nel corso di un’intervista alla Bbc.

Una società arrogante

Ne emerge che oggi si dorme in media 2 ore meno rispetto a 60 anni fa. Questo perché la società contemporanea, spiegano gli esperti, è sempre più arrogante nel minimizzare i bisogni primari quali il dormire, ignorando le conseguenze anche gravi che questa carenza può comportare sulla salute di migliaia di persone.

”Siamo la specie più superbamente arrogante di tutte – ha dichiarato Russell Foster, dell’Università di Oxford – pensiamo di poter abbandonare quattro miliardi di anni di evoluzione e ignorare il fatto che siamo evoluti seguendo l’alternanza del giorno e della notte”.

 

Dormire fa bene alla memoria

I danni di una scarsa qualità e quantità di sonno si fanno sentire soprattutto sul cervello: le ricerche hanno evidenziato che dormire 4 o 5 ore riduce 15 per cento le capacità di memorizzazione. Ne risulta che in mancanza di sonno il cervello si trova privato di un importante fattore che tiene vigili queste funzionalità cognitive. Il sonno fa bene al cervello quindi e rinforza la memoria, migliorando le capacità di apprendimento. Ecco perché dormire bene aiuta anche a prevenire le malattie degenerative del cervello, come l’Alzheimer.

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I motivi di dell’insonnia possono essere i più disparati, dall’abuso di caffeina alla cosiddetta“insonnia da Hi-tech”: gli effetti della carenza di sonno sul cervello sono stati oggetto di una recente ricerca pubblicata su Sleep, che ha rilevato nelle menti dei soggetti monitorati una maggior attività e plasticità delle regioni cerebrali coinvolte; come se il cervello non si spegnesse mai e fosse acceso 24 ore su 24, sempre pronto a ricevere input dal mondo esterno e a rielaborare informazioni, inibendo il sonno.

Sembra che sottrarre 6 ore al proprio sonno triplichi addirittura il rischio di incidenti legati alla mancanza di concentrazione, secondo la National Sleep Foundation’s, e una sola notte di sonno carente può inficiare le facoltà di coordinazione alla guida, secondo una ricerca della Manchester Metropolitan University.

Dormire male sembra abbia anche conseguenze sulla pelle, determinandone un invecchiamento precoce e sul tessuto cerebrale.

I rischi della carenza di sonno

Siobhan Banks, docente di Psichiatria all’Università della Pennsylvania, aggiunge che “alcune ricerche suggeriscono come dopo un lungo periodo di sonno insufficiente si produca un’alterazione del metabolismo che aumenta il rischio di finire sovrappeso del 69 per cento, e quello di contrarre il diabete di tipo 2.”

Un corretto ciclo del sonno significa anche una normale produzione di melatonina, ormone che regola la fase del riposo. In caso contrario si ha una riduzione al minimo del processo di sintesi della melatonina, produzione inferiori di antiossidanti, e di conseguenza maggiori rischi di cancro. Una recente ricerca rivela che chi dorme meno di 6 ore a notte ha un 50% in più di possibilità di riscontrare un adenoma colorettale che può diventare maligno, mentre ha messo in relazione l’insonnia con il cancro al seno.

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Una ricerca dell’Università dell’Alabama infine ha dimostrato che dormire poco su un lungo periodo moltiplica i rischi d’infarto del 400%, specie tra adulti di mezza età che riposano meno di 6 ore per notte.