In Italia si registrano ogni anno 3.500 nuove infezioni da virus Hpv. Il contagio riguarda soprattutto le giovani fra i 20 anni ma si registrano casi anche fra gli uomini

Le infezioni da Papilloma virus (Hpv) sono un problema da non sottovalutare nel nostro Paese. Ogni anno si contano 3.500 nuovi casi soprattutto fra le giovani donne e le vaccinazioni sono insufficenti. La malattia sessualmente trasmissibile, al contrario di quello che in molti pensano, colpisce anche gli uomini.

Quanto è pericolo il Papilloma

Susanna Esposito, presidente Sitip, ha spiegato come “nel mondo, circa il 70% delle donne entra in contatto con il virus Hpv almeno una volta nella vita e la maggiore prevalenza di infezioni si riscontra all’età di 20 anni, proprio in coincidenza con il recente inizio dell’attività sessuale”. Il virus è responsabile del cancro al collo dell’utero, il secondo tumore più frequente in Europa dopo quello al seno. Anche gli uomini possono contrarre il virus: nel corso della vita 1 su 2 può essere colpito dal Papilloma. Un ceppo del morbo è stato infatti identificato sulla cute e nelle mucose dei genitali e della cavità orale di soggetti maschili, soprattutto omosessuali e bisessuali. Spesso le difese immunitarie sono in grado di fermare l’infezione ma la prevenzione rimane il mezzo più efficace per combattere il contagio.

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Italia indietro nelle vaccinazioni

Le vaccinazioni, da effetturare fra gli 11 e 12 anni, nel nostro Paese sono insufficienti. Se si considera che l’uso del vaccino prima dell’inizio dell’attività sessuale è comunque efficace e che il preservativo garantisce una maggiore protezione, ma non esclude il contagio, il problema del ritardo di questa pratica in Italia diventa ancora più pressante. La dottoressa Esposito ha affermato con forza l’importanza della vaccinazione e ha sottolineato come “negli ultimi tempi abbiamo assistito ingiustamente a un attacco concertato alle vaccinazioni, accusate da persone senza alcuna base scientifica, di essere causa di gravi patologie a fronte di dubbi vantaggi”.