Si è chiusa con oltre 20.000 visitatori (l’anno scorso erano stati 18.000) provenienti da varie parti d’Italia e dalla vicina Svizzera la quarta edizione di Orticolario, l’evento dedicato al giardinaggio evoluto e rivolto a tutti coloro che intendono vivere con eleganza ed emozione il proprio spazio giardino

“Le emozioni sonore di Orticolario 2012 – commenta Moritz Mantero – hanno avvolto e cullato il pubblico della manifestazione, che quest’anno ha raggiunto numeri ancora più lusinghieri in termini di presenze. Il merito di questo indiscutibile successo va senz’altro individuato nella sede dell’evento, impareggiabile per fascino e bellezza, nel progetto creativo ideato su misura, nella accurata selezione degli espositori, scelti tra quelli che propongono prodotti – botanici e non solo – unici, originali e di grande valore ed impatto estetico, e nella cura dei dettagli, poiché nulla è lasciato al caso. Ultima, ma non meno importante, è la strategia di comunicazione, che ha posizionato Orticolario tra le principali manifestazioni internazionali del settore. L’apprezzamento dei nostri visitatori ci sprona a proseguire in questa direzione”.

Notevole suggestione e fascino sui visitatori hanno esercitato, in particolare, l’installazione“Dove sei?” di Daniel Berset, le Ambientazioni Sonore – realizzate su progetto di Stefano Passerotti e sonorizzate da Francesco Mantero (Ottonote  Edizioni Musicali) dedicate ai suoni e ai rumori della natura – e le due installazioni: Aural, dedicata all’orchidea, progettata e realizzata nel Padiglione Centrale da Alessandro Valenza; e Armonie, progettata da Barbara Negretti e realizzata da Ivano Losa per Ak47 nel prato antistante la Villa.

Uno degli appuntamenti più attesi dell’evento è stato il battesimo botanico della rosa “Vivienne Westwood” ibridata da Rose Barni, che si è tenuto nel pomeriggio di venerdì 5 alla presenza della creatrice di moda inglese, madrina di Orticolario 2012, grande appassionata di fiori e di giardini, ed estremamente attenta al futuro dell’ambiente.

Leggi anche:  La Duesenberg SJ "Best of Show" a Villa d'Este

A seguire, si è tenuto un altro battesimo botanico, quello dell’Iris “Villa Erba” ibridato da Iris Cayeaux, dedicato alla prestigiosa residenza che fu dimora di Luchino Visconti.

Nella mattinata di venerdì 5 ottobre, prima che Orticolario venisse aperto al pubblico, le giurie tecnica ed estetica hanno visitato tutti gli espositori e hanno selezionato le migliori proposte. 

La giuria estetica (coordinata da Emilio Trabella e composta da Anna Letizia Monti, Lisa White, Paul Boerrigter, Victor Borges e Gaetano Zoccali) ha assegnato i premi in base a tre categorie.

Per la prima categoria, miglior allestimento del giardino, il vincitore è Il Giardino d’Amor Novo di Anna Piussi e Marco Carmazzi. La giuria ne ha apprezzato “la coerenza, ricerca e ricchezza varietale espressa in un piccolo spazio e per il coinvolgimento estetico ed emotivo che la realizzazione esprime, stimolando la curiosità e i sensi, senza forti contrasti cromatici, ma con molta armonia”.  

Per la seconda categoria, miglior allestimento stand vivaista, il vincitore è Floricoltura Federico Billo, premiato “per l’insolito ed accattivante allestimento, un’idea semplice e generosa, e per la presentazione delle collezioni botaniche in contenitori di profondità diverse, che giocano sui volumi e sulle forme degli esemplari”. 

Per la terza categoria, miglior allestimento stand non vivaista, il premiato è C-Orto Circuito, scelto per “il valore estetico dell’orto-frutteto bio di forte impatto che coinvolge i cinque sensi, per il percorso di scoperta che emoziona con ironia e attenzione al valore paesaggistico e sociale”.

Leggi anche:  Due nuovi ristoranti 3 Stelle nella Guida Michelin Italia 2024

La giuria estetica ha assegnato anche due menzioni speciali al compositore Francesco Mantero, per “le ambientazioni sonore suggestive e coinvolgenti perfettamente in armonia con i differenti allestimenti”, e al progetto “Armonie” di Barbara Negretti e Ivano Losa per AK47, giudicata “una realizzazione contemporanea ben inserita nel parco storico”. 

La giuria tecnica (coordinata da Giulia Santagostino e composta da Anna Furlani Pedoja, Paolo Cottini, Alberto Grossi, Valter Pironi, Piero Frangi  e Anna Maria Botticelli) ha assegnato i suoi premi in base a tre criteri. 

Per il primo criterio, ampiezza della collezione proposta, il vincitore è Garden Studio Bologna, “per la ricchezza della collezione di felci di diversa provenienza geografica e climatica e per le diverse forme presentate: arboree, rampicanti o striscianti”.

Per il secondo criterio, continua ricerca di nuove varietà, è stato premiato il francese Iris Cayeux, per i suoi Iris barbati. 

Infine, per il terzo criterio, rarità presenti in mostra, vincitore è Il Giardino Azienda Floricola“per la Mahonia Nitens “Cabaret” dal colore nuovo rosso-arancio e dal portamento contenuto”.

Nella mattinata di sabato 6 ottobre, invece, si è tenuta la premiazione della prima edizione del Festival internazionale del Cortometraggio botanico. Il vincitore del primo premio – decretato all’unanimità dalla Giuria composta da OLO Creative Farm, Elisabetta Fanti, Alma Tagliaferri, Omar Dodaro e Alessandro Valenza – è il cortometraggio “Ortuabis” di Vincenzo Rodi con la seguente motivazione “Il regista ha saputo coniugare la ricerca estetica all’interno del contesto naturale alla potenza narrativa del racconto umano. La poetica è fortemente centrata sul sentimento e sull’anima dei luoghi e delle persone. Le riprese paesaggistiche e dell’orchidea sono appropriate e molto curate. La semplicità della narrazione è emotivamente coinvolgente e per nulla scontata. I due protagonisti suscitano dolcezza ed empatia, riuscendo a veicolare l’idea che la loro gioia nella ricerca delle orchidee spontanee potrebbe facilmente essere condivisa da chiunque. L’orchidea non è più solo un fiore ma diventa ragione di vita per la protagonista. L’intreccio serrato tra tecnica e sentimento fa sì che l’orchidea risplenda agli occhi del fruitore, centrando pienamente le intenzioni poetiche dell’autore. Infine, Ortuabis soddisfa in pieno tutti i requisiti del Festival con autenticità e originalità”.

Leggi anche:  PEUTEREY E ARMANDO TESTA LANCIANO LA NUOVA CAMPAGNA ADV “MADE TO RESIST EXTREME DREAM CONDITIONS”

Una menzione speciale è andata a “There’s no place like home” di Lucia Ceriani e Giorgio Gori perché “Riesce a rielaborare in modo divertente e non convenzionale il tema richiesto; spicca dunque per l’originalità dello stile adottato e per l’impegno sociale volto a sensibilizzare gli scopritori di orchidee spontanee a non sottrarle dal loro contesto naturale”.

Come le passate edizioni, anche quest’anno Orticolario ha una finalità benefica e devolverà i proventi derivanti dalla manifestazione alle Associazioni del territorio che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione.

L’appuntamento per la quinta edizione di Orticolario è a Villa Erba dal 4 al 6 ottobre 2013