A Siena le volpi vengono abbattute per mantenere la biodiversità e proteggere le altre specie. Gli animalisti affermano che la pratica con cui vengono uccise non solo è barbara, ma serve solo a favorire la caccia sportiva

Associazioni animaliste come il WWF, che sta lottando per fermare il bracconaggio in Africa e Asia con l’aiuto di Google, e la Lav si scagliano contro l’iniziativa del’assessore alla Caccia della Provincia di Siena, Anna Maria Betti, che prevede l’abbattimento di 500 volpi attraverso lo stanamento, una pratica che prevede di far uscire l’animale dal proprio rifugio con i cani per poi ucciderlo. L’assessorato alla Caccia e al turismo è stato bombardato da migliaia di e-mail ma il provvedimento non si arresta.

“Fermate la strage delle volpi”

“Si sta per mettere in atto una barbarie – dichiara un portavoce della Lav – Una caccia feroce che porta i cani a sbranare i cuccioli di volpe che restano nelle tane dopo che la madre è scappata. Si configura anche il maltrattamento di animali”. Rincara la dose il WWF, che considera lo stanamento “una pratica ingiustificata dal punto di vista scientifico, inaccettabile dal punto di vista etico, dannosa per la specie oggetto di prelievo e di disturbo per il resto della fauna selvatica in periodo riproduttivo”. Il responsabile del settore caccia e fauna selvatica della Lav, Massimo Vitturi, illustra le iniziative future per fermare la mattanza: “Da anni facciamo ricorsi in tutte le provincie. Ora partiremo con una denuncia contro gli amministratori e i cacciatori senesi per maltrattamento e uccisione”. Secondo gli animalisti il provvedimento in atto serve solamente a eliminare un “competitor” dei cacciatori e favorire così la pratica venatoria a scapito delle volpi. Per sabato prossimo a Siena è stato organizzato un presidio davanti agli uffici della Provincia.

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La risposta della Provincia di Siena

“È una vicenda strumentalizzata dagli animalisti, che da anni perdono i ricorsi che presentano contro di noi. – spiega Betti – Seguiamo un protocollo dell’Ispra (Istituto per la protezione e la ricerca ambientale), che ci fa i piani di controllo delle specie”. “La volpe è un predatore e danneggia la fauna”, continua l’assessore alla caccia senese, “è tra i responsabili della diminuzione della piccola selvaggina stanziale, come il fagiano e la lepre. La Provincia persegue una logica di biodiversità, che non si raggiunge, come sostiene qualche fondamentalista, perché la natura si regola da sola, ma perché lavoriamo per assicurare equilibrio tra le specie. In questo campo siamo ai vertici a livello nazionale”.