Anno nuovo, reti (e comunicazioni) nuove

Ecco le maggiori tendenze in materia di collaborazione, networking virtuale e Internet of Everything nelle previsioni degli esperti del Cisco Technology Radar

Venticinquemila ingegneri, 5,5 miliardi di dollari in R&D, creazione di startup interne, estese collaborazioni con istituzioni esterne, università, partner e startup tecnologici. Quando si tratta di innovazione, Cisco fa sul serio. Una parte di tutte queste attività è ovviamente finalizzata alla sviluppo di nuovi prodotti e all’espansione delle attuali piattaforme. Ma Cisco non può permettersi di trascurare tutto quello che succede al contorno dell’azienda e delle sue tecnologie core. Il Cisco Technology Radar è una sorta di agente sul campo, incaricato della delicata missione di esplorare questo contorno per estrarne contributi da integrare nella ricerca e sviluppo vera e propria. Come dice il nome, Cisco Technlogy Radar è una antenna puntata sulle novità che arrivano da fronti tecnlogici molto diversificati, una finestra puntata su un futuro pronto a diventare realtà di prodotto e applicazione.

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Trecento ambiti tecnologici

In Webconference da San José, in California, il responsabile Cisco delle corporate communications David McCulloch ha invitato una serie di ospiti, tra cui lo stesso Dave Word, CTO per l’engineering e Chief Architect di Cisco, per discutere delle modalità di lavoro del team del Technology Radar e presentare alcuni dei trend che caratterizzeranno l’offerta Cisco nel 2014. Il primo ospite di McCulloch, è proprio il “chief radar operator”, Stefan Monterde, responsabile del technology intelligence e strategy ha spiegato che il suo compito è di «esplorare il mondo dei brevetti, il mercato dei venture capitalist, seguire le startup emergenti, le loro tecnologie, le pubblicazioni dei giornali accademici di tutto il mondo. Il monitoraggio non si focalizza soltanto sulle nostre tecnologie, ma è aperto alle nuove opportunità di crescita. Il lavoro si svolge anche all’interno di Cisco, ritengo infatti che l’80% delle informazioni utili si possono trovare nell’azienda, nei suoi formidabili dipendenti. Un gruppo di ottanta, cento di questi lavora per il Cisco Radar, su qualcosa come trecento ambiti tecnologici, almeno un quarto dei quali vengono monitorati costantemente».

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Monterde ha precisato che la selezione degli argomenti più interessanti non avviene per caso, ma sempre a stretto contatto con chi in Cisco si occupa delle strategie di business. «Alcune tecnologie e tendenze possono avere un impatto sul core di quello che facciamo, altre no. Anche la scala dei tempi può variare, di solito ci focalizziamo su tempi di maturazione compresi tra i 18 e i 30 mesi», ha concluso Monterde.

Tanti dati, in tempo reale

Maciej Kranz, che guida un Corporate Technology Group formato da una quarantina di persone, si è soffermato sull’argomento del giorno, quella che Cisco chiama la Internet of Everything, con previsioni di crescita dei dispositivi connessi oltre i 200 miliardi complessivi, affermando che nei prossimi 12 mesi Cisco si aspetta un’esplosione di applicazioni in almeno tre domini, quello del controllo real time di processi produttivi e altre attività che si baseranno sempre più sulla aggregazione di dati provenienti in tempo reale da reti di sensori capillari e distribuiti nello spazio. Le altre due tendenze del settore sono sicuramente la dimensione dei fenomeni complessi (Kranz ha citato l’esempio di grandi flotte di veicoli e la possibilità di gestirle in modo ottimizzato prevenendo i blocchi dovuti ai guasti) e tutto il campo dell’analytics.

Molto concreto è stato il contributo di Susie Wee, vicepresident e Cto Cisco per le “networked experience”. La Wee ha discusso molto di nuove piattaforme di comunicazione multimediale e collaborazione e della integrazione delle varie esperienze, oggi spesso legate a uno specifico device e o a una singola applicazione. «Un discorso molto interessante e in fase avanzata di standardizzazione è per esempio Web Rtc, o real time communication», ha detto la Wee.

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Un browser sempre più collaborativo

«Oggi un sito Web è una preziosa vetrina aperta su una azienda, ma se vogliamo contattarla via Web dobbiamo aprire nuove finestre, spezzare la nostra navigazione. Con Web Rtc il browser stesso diventa una centrale di comunicazione completa, “seamless”». La Wee, anticipando un 2014 ricco di novità per le piattaforme di videocomunicazione e collaborazione di Cisco, ha detto di aspettarsi l’avvento di nuove soluzioni di “collaboration as a platform”, con l’offerta di ambienti di sviluppo programmabili e applicazioni per una collaborazione “contestualizzata”, capace cioè di fornire in modo intelligente informazioni legate al tipo di comunicazione svolto al momento (per esempio il record storico delle conversazioni avute con un cliente).

Il fondamento di tutto questo, ha concluso infine Dave Ward, è il networking, la capacità di supportare senza interruzione i flussi che connettono decine di miliardi di dispositivi. Ward ha pronosticato una crescente affermazione di Ipv6 nel 2014, hanno in cui secondo il Chief Architect, «le anticipazioni sulle software defined network, la capacità di astrarre completamente la definizione e il controllo delle topologie di rete dal substrato fisico, hardware, diventeranno prodotti concreti».