Alla ricerca dell’emozione

“E-(motional) cambia le regole del gioco: i contenuti multimediali diventano come il web, dove l’utente può andare avanti in approfondimenti quanto gli serve (via hyper links), diversamente dalla carta stampata.”

Chris Anderson ha detto con molto clamore non poco tempo fa che il web è morto, molto si è discusso in Rete con opinioni pro e contro, forse quello che è vero è che il Web sta cambiando, sta cambiando la modalità di fruizione e sta cambiando la modalità di interazione. E se il mezzo cambia, cambia di conseguenza anche il modo di usarlo e gli strumenti, ecco quindi emergere nuovi progetti e nuovi software. In particolare nel mondo dell’advertising i banner sono sempre più oggetti del passato e si fanno avanti nuovi strumenti che promettono una maggiore interazione con l’utente in pieno stile 2.0.

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Ne abbiamo parlato con Andrey Golub – CTO di Moda e Tecnologia

Come è nato il progetto E-(motional)?

Il progetto nasce dall’unione di due mondi: le visioni di Marina Garzoni (co-founder e CEO di Moda e Tecnologia) basate sulla sua esperienza di anni di lavoro con i top brand di moda, nella ricerca di modi “non standard” di comunicazione tra i brand e gli utenti e la mia esperienza nel campo del Social Media Marketing per capire “cosa fare” con in più la mia esperienza in Ricerca e Sviluppo sui campi web 2.0 e mobile 2.0, per declinare il “come farlo”.

Ci siamo conosciuti un anno fa, ed abbiamo capito subito che insieme potevamo creare qualcosa di nuovo e molto importante. C’era un feeling, una sinergia totale fin dall’inizio. Marina cercava da tempo uno strumento di comunicazione (non solo tecnologia!)che fosse molto potente, basato sulle emozioni e very social, per coinvolgere gli utenti ed emozionarli con i prodotti del brand. Io invece stavo ragionando da tempo su un problema grosso (al mio avviso) della comunicazione e pubblicità online, vedendo i due mondi separati: quello del web-advertising, con i banner fastidiosi che non vuole guardare più nessuno ed un altro mondo “parallelo” caratterizzato da bellissimi contenuti multimediali ma poco efficienti nel settore della pubblicità perchè non evidenziano l’oggetto target!

E da qui siamo partiti.

Dopo un po’ di ragionamenti e le prime sperimentazioni tecnologiche è nato E-(motional) con l’obiettivo di far interagire l’utente direttamente con gli oggetti del contenuto multimediale (video o photo). Cliccare su un banner non serve a molto, guardare un video senza poter scoprire cosa c’è dentro non serve a molto (valido per tutti tipi di video, di qualsiasi genere!), ma se invece, facendo tutto questo, in qualsiasi momento possiamo “interrogare” un oggetto del nostro interesse, un oggetto “in movimento” (brevetto di Moda e Tecnologia), allora si che cambia tutto!

I contenuti non saranno più solo belli ma da adesso saranno anche informativi. In sostanza abbiamo ripreso e implementato il concetto degli hyperlink che si è sviluppato sul Web applicandolo questo concetto al mondo del cinema e della Moda al fine di migliorare il Product Placement, non più solo pubblicità, ma molti servizi informativi! I margini di sviluppo sono enormi.

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Dal punto di vista tecnologico cosa c’è sotto?

Come puoi immaginare, la parte “nascosta” (server- side e middle-ware) non è banale, per supportare un servizio del genere deve essere veloce, scalabile, sicura, integrabile etc; mentre quella dell’utente finale è molto user-friendly, easy to use, intuitiva, ma sopratutto leggera!

Abbiamo scelto Silverlight invece di Flash come tecnologia lato utente, proprio per i motivi di leggerezza e velocità: la nostra applicazione, on top del video/slide, è praticamente un’applicazione completamente interattiva, che comprende la gestione dell’account dell’utente ed il suo wish-list, ma sopratutto i servizi di “comfort” come navigazione diretta sugli oggetti dal pannello Inventory con un indice completo ed interattivo del contenuto multimediale. Nonostante tutti questi servizi l’applicazione risulta veloce, leggera, e facile da usare, inoltre funziona con tutti i browser e sul mobile.

Tra l’altro, tra poco uscirà una nuova versione di Silverlight, la 5- beta, dove saranno ottimizzati nel livello del core, praticamente tutti i processi che per adesso sono stati implementati da noi con algoritmi non banali (video operations e 3D), quindi E-(motional) sarà ancora più interattivo e veloce! E nei casi dove non funziona Silverlight (tipo iPad), abbiamo una sostituzione in HTML5, che non permetterà di eseguire tutte le funzionalità di E-(motional), ma il minimo necessario per il nostro business lo fa e stiamo andando avanti velocemente con gli enhancements. Purtroppo come è noto Apple non supporta i nuovi standard di tecnologia.

La parte di backoffice di E-(motional), che ci permette di erogare i servizi “chiavi in mano”, comprende tutti gli elementi necessari per una gestione efficace e semplice del repository dei contenuti: catalogo prodotti, account clienti-brand (per l’accesso in “white label”), statistica d’utilizzo e molto altro. Sono possibili integrazioni con l’environment del cliente per il Catalogo Prodotti, CRM (nella logica E-(motional), tutti gli utenti del web interessati al contenuto del brand sono utenti potenziali!), e sopratutto e-commerce!

E poi ovviamente abbiamo anche uno strato di middleware, che sta tra i nostri server e gli utenti speriamo numerosi nel futuro, per garantire una scalabilità necessaria, isolamento tra i dati ed il web, raccolta della statistica dell’utilizzo, ed alcune altre funzioni “di servizio” che hanno bisogno tutte le piattaforme web distribuite.

E-(motional) è nato subito per il web, come una tecnologia moderna (progettata nel 2010), abbiamo ottenuto dopo la nostra visita a Redmond il riconoscimento BizSpark direttamente da Microsoft Corporation, tutto ciò è avvenuto quando avevamo soltanto un prototipo del sistema. Microsoft ha riconosciuto il valore del potenziale che andava oltre ogni immaginazione!

Quali sono le possibili applicazioni?

I settori di applicazione del video interattivo hyper-linkato sono tantissimi! I primi due settori che abbiamo scoperto grazie ai nostri clienti potenziali, sono fashion (comunicazione 2.0 ed e-commerce 2.0) e cinema (cinema digitale, televisione 2.0).

Presentando per la prima volta E-(motional) a Venezia, durante il Festival del Cinema Internazionale a Settembre 2010, abbiamo parlato con molti professional del mondo cinema ed abbiamo capito che è proprio il cinema (e la TV del futuro), dove l’interattività può fare una vera rivoluzione!

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Poi, ovviamente uno dei settori in cui investire sarà l’editoria online dove ci potranno essere molti sviluppi sostituendo i banner che non funzionano da tempo ed i video “morti”, con i contenuti interattivi, mantenendo tra l’altro il meccanismo di pubblicazione classico: oggetti E-(motional) si embeddano nei siti con un codice HTML di due righe (iFrame). In più, l’altro vantaggio grosso è che i contenuti, essendo già interattivi, non sono fermi sul sito di pubblicazione, ma invece possono essere distribuiti dagli utenti del web! Con la stessa semplicità come oggi inseriamo nel nostro blog i video di youtube o le slideshow di flickr, domani metteremo i contenuti “navigabili”, che mantengono i link con gli oggetti definiti dal brand e forniscono le info aggiuntive su richiesta etc!

E poi come non citare: i Social Network, l’ambiente più naturale per i contenuti “navigabili”, le Web-TV che vorranno interagire o, perchè no, vendere agli utenti i servizi aggiuntivi, i retailer che con E-(motional) potranno collegare il negozio fisico al web, e molti altri! E-(motional) può essere utilizzato sul web, ovviamente, poi nei posti fisici con gli schermi touch, ma sopratutto su mobile! Nel mobile tutto ciò che è cliccabile fa impazzire la gente.

Siamo davanti ad un altro passo verso l’interattività?

Dal mio punto di vista come CTO, E-(motional) è il vero primo passo verso un’interattività vera! Che interazione c’era prima con il banner? Un click? Che interazione c’era con il video, sui siti dei brand o quelli di youtube? Commentare un video di 10 minuti è un’interazione?I prodotti visti nel video ma non scoperti mai che cosa sono? Ma anche le creature mostruose in flash che si dichiarano come “banner interattivi”, secondo te è quello che vuole il web? O ti dico ancora di più, sai che abbiamo progettato il trailer interattivo per il film “Maschi contro Femmine” di Fausto Brizzi, e sai quante discussioni ho dovuto fare con la gente del marketing del cinema per spiegargli la vera differenza tra l’interattività di E-(motional) , dove gli utenti possono praticamente “studiare” tutto il film (anche salvare nel wish-list o condividere gli oggetti del film, non solo commerciali ma anche gli attori o altre informazioni) ed altri così detti “trailer interattivi”, ce ne erano un po’ sul web ultimamente, che sono o banalissimi “video cliccabili” (nessuna interazione – clicco sul video da qualsiasi parte e l’oggetto flash mi visualizza una notizia), oppure altro estremo – i mostruosi “dvd online” che si caricano in 10 minuti e sono quasi come un gioco online.

Un vantaggio importantissimo di E-(motional) è che è una tecnologia mainstream, che lavora con i contenuti già esistenti, e permette in poco tempo e con semplici operazioni di far diventare un video o un set di foto, un oggetto multimediale. Nessuno qui fa programmazione e design di un nuovo oggetto, non servono skill particolari, il backoffice permette ai clienti di taggare il video in un modo semplice e simile come noi tagghiamo adesso i nostri amici su Facebook. Il resto, generazione del tracciamento dell’oggetto ed interattività lato utente, lo fanno algoritmi e tecnologia (brevetto Moda e Tecnologia).

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E-(motional) cambia le regole del gioco: i contenuti multimediali diventano come il web, dove l’utente può andare avanti in approfondimenti quanto gli serve (via hyper links), rispetto alla carta stampata.

 

 

 

Non c’è il rischio che diventi troppo invasiva la pubblicità?

Direi di no, anzi, E-(motional) l’abbiamo studiato come un anti-banner! È un modo amichevole di fare pubblicità ed introdurre i servizi informativi, proprio per questo si chiama “E-(motional)” – è basato su emozione dell’utente; se uno è interessato, “prende” l’oggetto, lo studia, salva, condivide, compra, altrimenti continua a guardare il video/slideshow normalmente! Nella nostra visione, prima di visualizzare le informazioni aggiuntive sull’oggetto, E-(motional) ti segna l’oggetto con un effetto speciale e fa solo questo, per prestare l’attenzione ma non di più. Poi decide l’utente se cliccare, se aprire la finestra pop-up di approfondimenti, se aggiungere l’oggetto al suo wish-list, se condividere con gli amici, se comprare l’oggetto.

Quali saranno le prossime evoluzioni della piattaforma?

Rispetto alla versione presentata a Venezia, quella che abbiamo utilizzato per il trailer interattivo, siamo molto avanti oggi. Stiamo integrando la versione mobile dell’E-(motional) , abbiamo introdotto alcune features di comfort come l’indice interattivo del film/ slideshow, così il video diventa navigabile anche dall’indice come un documento interattivo, abbiamo inventato i nuovi effetti di visualizzazione, stiamo facendo integrazione con i vari motori di e-commerce e molto altro.

Per approfondimenti http://stylestar.it/e-motional-technology-interactive-video/

 

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Andrey Golub, laureato in matematica applicata presso il Politecnico di Minsk / Bielorussia (1998), ha svolto un dottorato in Analisi dei sistemi ed Ingegneria del Software per le imprese innovative presso l’Accademia di Minsk (2001). Il suo primo lavoro fu come un ingegnere del software presso la filiale di Minsk della più grande società di software europei, EPAM Systems, dove è stato rapidamente promosso alla posizione di Analyst e Project Manager. Su invito dell’Istituto di Centro di Cultura per la Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trento, uno delle più importanti istituzioni europee per l’intelligenza artificiale, Golub si trasferisce in Italia nel 2002 qui ha lavorato come Senior Systems Analyst e Ricercatore. Nel 2004 si trasferisce a Milano, dove ha lavorato nel settore high-tech, settori delle telecomunicazioni e internet, concentrandosi sulle start-up tecnologiche, i reparti IT di aziende leader (Business Analista di CIO) e dei gruppi di ricerca e sviluppo. Da aprile 2009, Golub lavora come consulente indipendente specializzato in strategia web, imprenditore o partner per progetti ad alta tecnologia. Il suo centro degli interessi sulle nuove tecnologie, nuovi media e di social computing progetti, nonché la passione per il web 2.0 marketing e comunicazione.

Golub è un partner e CTO di Moda e Tecnologia, così come CTO per l’e-StyleStar Fashion Retail , la prossima generazione di e-(dinamiche) commercio-sociale e piattaforma di servizi commerciali.