I CIO europei come affrontano la “nuova normalità”?

Le Aziende devono rispondere a sfide senza precedenti ormai è da tutti gli analisti riconosciuto che la crisi economica ha dato vita ad una ristrutturazione di ordine economico. Nella transizione verso una “nuova normalità” a crescita più moderata dell’economia mondiale, le imprese che sapranno individuare le correnti di crescita più dinamiche riusciranno a crescere a tassi sostenuti. L’incertezza è ormai un dato di fatto quindi è importante pensare al di là di questo e pianificare il futuro. Scommettere sul futuro comporterà scelte rischiose, ma assicurerà longevità, redditività e leadership alle aziende. Per vincere la scommessa le aziende dovranno ripensare la loro struttura.

In questo scenario cosa succederà nel mondo IT? I CIO di nuova generazione dovranno essere agili; il successo dell’ICT si fonda su modularità, interscambio, riutilizzo e sulla massima adattabilità a ogni livello organizzativo. Inoltre fondamentale sarà capire ed anticipare le conseguenze delle Disruptive Technologies.

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Nel 1995 un docente di Harvard, Clayton Christensen, propose il termine Disruptive Technology indicando un’innovazione che in tempi rapidi si imponesse e conquistasse un mercato esistente, o ne facesse nascere uno completamente nuovo.

La storia è piena di questi cambiamenti tecnologici, lo sono stati l’elettricità, il motore a vapore, il telefono, internet. Più lontano nel tempo basta pensare ad altre importanti innovazioni come la ruota, inventata nell’antica Mesopotamia nel V millennio a.C. per la lavorazione di vasellame.

Il loro effetto è scalzare prodotti fino a quel momento dominanti, modificare abitudini, rivoluzionare la condotta di intere generazioni; alcune tecnologie hanno la capacità di cambiare drasticamente le dinamiche di mercato, a spese delle imprese e dei prodotti ormai consolidati, determinando effetti devastanti sugli incumbents poiché molte di esse sono in grado di sviluppare prodotti in grado di sostituire quelli esistenti.

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Tutto cio è stato analizzato dalla ricerca della McKinsey in collaborazione con Cisco, ‘Time to Raise the CIO’s Game : A Call to Action for European Companies’ in cui sono stati intervistati centinaia di CIO Europei e presentata ufficialmente utilizzando la piattaforma Webex di Cisco.

Nella nuova normalità l’informatica, dovrà assicurare il supporto necessario all’organizzazione per far si che essa prosperi nonostante la maggiore incertezza e volatilità nel settore; i CIO pertanto non dovranno guardare la riduzione dei costi a breve termine, ma piuttosto cogliere l’occasione per implementare modifiche che avranno vantaggi a lungo termine.

Per il CIO europeo, le caratteristiche salienti di questo ambiente sono duplici. In primo luogo, ci saranno continue pressione per raggiungere incredibili miglioramenti nella propria produttività in termini di efficienza ed efficacia. In secondo luogo, sarà chiamato a sostenere l’attività per cogliere la leadership di mercato in questo ambiente dinamico favorendo la creazione di IT-enabled innovazioni.

L’indagine di Mckinsey ha individuato le dimensioni critiche che i CIO dovranno perseguire:

allineare l’IT e il business, per migliorare la collaborazione in tutta l’impresa e per aumentare i business skills degli operatori IT implementando modelli di governance che facilitino la decisione congiunta e strategica ;

eliminare i gap di performance, attraverso una ristrutturazione della funzione IT che faccia si di ridurre il gap tra gli investimenti in IT e le performance aziendali. Bisogna migliorare la produttività e la struttura dei costi.

Abilitare il cambiamento facilitando l’innovazione al fine di trasformare e migliorare tutta l’azienda.

Vi sono stati su questi temi dei passi in avanti ma ancora non bastano è necessario fare di più, uno dei motivi alla base di questo potrebbe essere che i CIO europei sono molto meno propensi a riferire al loro CEO rispetto ai loro omologhi statunitensi. Solo il 31% dei CIO riferisce direttamente al CEO rispetto al 56% del Nord America.

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Probabilmente vi è una tendenza(bias) di concentrarsi sulle attività di back office, piuttosto che sulla strategia e sulla crescita. Il documento di McKinsey rivela anche che un terzo dei CIO europei non riconoscono queste dimensioni come tra le prime tre leve per creare un vantaggio competitivo.

Circa il 74 per cento degli intervistati ha detto che la loro società è ‘molto’ a rischio essendo molto vulnerabile alle perturbazioni del mercato dovute a innovazione tecnologiche dei concorrenti.

Ma, nonostante le preoccupazioni di non tenere il passo con i progressi più recenti nel settore IT, l’indagine ha rivelato che solo il 18 per cento delle imprese ritiene che la loro capacità di reagire sia soddisfacente quando si tratta di adottare una nuova tecnologia.

“Il rallentamento dell’economia implica che le imprese europee si adeguino alla ‘nuova normalità’, la tecnologia offre opportunità senza precedenti per i CIO per trasformare le loro aziende.

In questo contesto economico, il ruolo del CIO diventerà fondamentale per la capacità di un’azienda di abbracciare il cambiamento, l’agilità del business e di favorire la crescita.

Non si tratta solo di applicazione della tecnologia, si tratta di cambiamento dei processi aziendali e dei comportamenti” ha detto in occasione del lancio del rapporto Chris Dedicoat, President di Cisco Europe.