L’ICT va in Rete

Hitachi Industrial Engineering EMEA

“Massa critica, piattaforma d’offerta orizzontale e competenze sui diversi segmenti merceologici, questi sono i fattori critici del sucesso per le Aziende che si mettono in Rete”In un periodo di forti difficoltà economiche, per le imprese è necessario aggregarsi facendo leva sulla dimensione per facilitare il processo di crescita e reagire alla crisi dei mercati. Oggi è possibile per le aziende utilizzare un nuovo strumento, le Reti di Imprese, ciò è avvenuto anche nel settore ICT. Ne abbiamo parlato con Enrico Salsi – Segretario Generale di ReteICT.

In un momento di crisi dei mercati quali devono essere le strategie per un’azienda IT?

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

La prima considerazione che si può fare è che le organizzazioni IT dovrebbero acquisire maggiore consapevolezza dei propri limiti. Per dimensioni e competenze, la maggior parte delle imprese italiane che operano nell’Information Technology non ha la capacità di affrontare un mercato finale la cui domanda cresce nella sua complessità a tassi esponenziali.

La messa a fattor comune di know-how e opportunità diventa dunque una delle strade privilegiate per incrementare la capacità d’offerta. Questo anche in considerazione di un mercato che privilegia interlocutori IT in grado di integrare competenze specialistiche ed un’ampia disponibilità di piattaforme e soluzioni capaci di coprire tutte le esigenze informatiche.

Da queste premesse è nato il progetto di ReteICT, un’associazione promossa da Unindustria Bologna che, nata nel marzo del 2010, ad oggi raggruppa 24 imprese di diversi ambiti tecnologici. Queste realtà hanno deciso di unire le proprie forze per proporsi al mercato come “punto d’accesso unico” per la maggior parte delle esigenze che si possono determinare in un percorso di informatizzazione evoluta.

Perché le aziende devono costituire una rete?

La costruzione di una rete d’imprese, in particolare nel segmento IT, produce una serie di vantaggi immediatamente percepibili.

Innanzitutto, la relazione e lo scambio di conoscenze che avviene tra le aziende della rete genera sinergie che possono condurre all’integrazione di tecnologie e piattaforme e, quindi, allo sviluppo di nuove soluzioni. La capacità di proporre “innovazione” in grado di rispondere concretamente alle dinamiche esigenze del mercato, all’interno di un network si amplia e consolida grazie all’incontro di esperienze e competenze.

Leggi anche:  Olidata vince commessa 9 mln per nuovo progetto co-working di Poste Italiane

Un esempio concreto in questa direzione riguarda il gruppo di lavoro sulla Pubblica Amministrazione che si è creato all’interno di ReteICT. Le aziende che ne fanno parte stanno sviluppando una nuova soluzione che si prefigge di rispondere puntualmente ad un’esigenza oggi scarsamente presidiata in ambito sanitario.

Un secondo elemento rilevante che può spingere a partecipare a una rete d’imprese riguarda l’accesso alle opportunità di business. Massa critica, piattaforma d’offerta orizzontale e competenze sui diversi segmenti merceologici, sono tre asset che consentono alla Rete nel suo insieme di essere un interlocutore credibile e autorevole nei progetti complessi, sia si tratti di commesse private che di bandi pubblici.

Esistono poi ulteriori vantaggi che consiglierebbero un’attenta valutazione della collaborazione in rete come, per esempio, l’accesso alle risorse formative e a progetti di finanziamento, così come la possibilità di condividere i costi per lo sviluppo di campagne di comunicazione che, singolarmente, non sarebbero sostenibili.

Quali sono i vantaggi fiscali ed economici?

I vantaggi potenziali si determinano principalmente sul lato delle opportunità di business. La possibilità di poter concorrere a progetti complessi in collaborazione con altri soggetti apre alle singole aziende parte del network nuove prospettive anche in mercati precedentemente non presidiati.

L’accesso alle risorse formative e di finanziamento, è l’altro grande valore aggiunto dell’essere parte di una rete d’imprese.

Qual è l’esperienza della RETE ICT di Bologna?

ReteICT nasce da una forte consapevolezza di un gruppo d’imprese del Settore IT di Unindustria Bologna che solo la collaborazione e lo scambio di conoscenze e opportunità possono determinare una crescita della capacità competitiva dell’offerta IT sul territorio.

Pur mantenendo ciascuno la propria individualità d’impresa, si è tuttavia fatta progressivamente strada l’idea che la possibilità di valorizzare le competenze e specificità di ognuno potesse trovare una realizzazione compiuta in un network coeso.

Leggi anche:  ADP nominata leader globale di mercato nel settore buste paga da Everest Group

Da qui la nascita formale della Rete che si è dotata di un proprio Statuto e Regolamento.

Sono stati definiti gli organismi associativi, con un Presidente, Paolo Angelini, un Comitato Esecutivo, un Collegio dei Probiviri e un Segretario Generale. L’organo di deliberazione è ovviamente l’Assemblea degli Associati.

L’accesso a ReteICT è aperto a tutte le imprese IT del territorio nazionale.

È stato sviluppato un sito (www.reteict.it) che, oltre a prevedere una parte pubblica di presentazione dell’Associazione, si caratterizza per un’area riservata ai membri che integra tutte le informazioni che si intendono metter a fattor comune per lo sviluppo di sinergie e di nuove opportunità.

All’interno dell’Associazione si sono creati dei primi gruppi di lavoro: quello sulla Pubblica Amministrazione, citato in precedenza, e un gruppo di scopo funzionale all’acquisizione di un finanziamento regionale destinato alle reti d’impresa.

Recentemente ReteICT si è associata ad Assinform, aprendo ai soci la possibilità di fruire anche delle risorse di conoscenza e di partecipazione messe a disposizione da tale associazione.

Quali sono i risultati raggiunti?

A circa un anno dall’istituzione di ReteICT possiamo dire di avere raggiunto alcuni primi risultati significativi. Innanzitutto, l’accesso al finanziamento messo a disposizione dalla Regione Emilia Romagna per le reti d’impresa. Tali risorse sono importanti perché consentiranno lo sviluppo di quelle iniziative di promozione sul territorio, essenziali per accrescere il posizionamento di un’associazione che ha l’ambizione di proporsi come interlocutore di riferimento nei progetti di informatizzazione, sia nella sfera Pubblica che Privata.

Si sono determinate inoltre le prime sinergie e le prime collaborazioni tra i soci che si stanno concretizzando sia nello sviluppo di nuovi prodotti che nella collaborazione tra gruppi d’imprese finalizzata a rispondere a specifiche richieste del mercato finale.

Leggi anche:  Smeup chiude il 2023 con 85 milioni di ricavi e prosegue il 2024 con la sua strategia di investimento ed espansione

In sinergia con Unindustria Bologna, infine, si è avviato un percorso di accreditamento sul territorio che vedrà, nel corso del 2011, lo sviluppo di una serie di iniziative dedicate alla base degli associati confindustriali.

Quali le sfide per il futuro

Gli obiettivi che si propone ReteICT per il futuro sono sostanzialmente tre: innanzitutto consolidare ed incrementare la collaborazione tra gli Associati.

La condivisione di opportunità e la sempre maggiore conoscenza tra i partecipanti alla vita associativa consentirà di trasformare, in misura crescente, le relazioni in cooperazioni tecnologiche e, quindi, commerciali.

In secondo luogo, s’intende allargare la base associativa in modo da offrire a tutti gli associati un’ampiezza d’offerta tecnologica tale da garantire maggiori opportunità per innescare collaborazioni a valore aggiunto.

Terzo punto riguarda l’intensificazione delle attività di comunicazione in modo da accrescere la visibilità del network sui territori, sottolineandone i valori e le potenzialità.

Enrico Salsi – Laureato in Scienze Politiche, giornalista pubblicista, Enrico Salsi ha iniziato la propria carriera professionale come collaboratore per diverse testate giornalistiche nel settore industriale e informatico. Ha quindi ricoperto il ruolo di copywriter e technical writer nel segmento IT presso una nota agenzia di comunicazione e relazioni pubbliche milanese. Tornato nel mondo del giornalismo, è entrato a far parte della redazione di un magazine ICT di un gruppo editoriale milanese. Nel 2000, è diventato socio e Direttore della Comunicazione di Pragmatika, società di comunicazione integrata. Attualmente all’interno di Pragmatika, occupa la posizione di Director, occupandosi della definizione delle strategie di comunicazione per i clienti della società. È coautore del libro “Energia & ICT: il grande legame invisibile”, edito da BE-Ma. Nel 2010 ha assunto anche la carica di Segretario Generale di ReteICT, Associazione promossa da Unindustria Bologna.