Non è certo la prima volta che Apple si trova al centro di polemiche. Questa volta è per via delle sue ormai famosissime emoticons dette emoji: era solo questione di tempo prima che qualche etnia rimanesse offesa dal non vedersi rappresentata.

Il colosso di Cupertino sembrava non aver tralasciato nulla nel suo vastissimo e colorato mondo di simbolini usati ogni giorno dagli utenti di smartphone e ipad per comunicare in modo immediato e divertente i propri stati d’animo.

Oltre alle classiche espressioni facciali con cui spesso concludiamo i nostri messaggi per enfatizzare un momento di intensa felicità o una feroce arrabbiatura, nell’universo emoji è possibile attingere a qualsiasi situazione del vissuto reale: i mezzi di trasporto più vari, cibi di ogni tipo, bevande, strumenti musicali, capi d’abbigliamento per tutti i gusti e accessori per ogni occasione, insomma certo è difficile farsi mancare qualcosa. Apple aveva anche strizzato l’occhio a coppie gay e lesbiche includendole tra gli emoji con iOS6.

Un’assenza inspiegabile

Eppure, nella categoria dove sono rappresentate le varie etnie, non si può non notare l’assenza di una faccina con sembianze africane. Per gli utenti di colore questa mancanza è risultata piuttosto frustrante ed è stata spesso al centro di accese critiche.

La cantante Miley Cyrus insieme al cantante-ballerino hawaiiano Tahj Mowry della sitcom disneyana Smart Guy sollevano l’inquitante dubbio: «Gli emoji sono forse razzisti?» 

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Apple non può restare indifferente e risponde promettendo di rimediare presto alla grave mancanza. Così risponde quindi il Ceo Tim Cook alla lettera di protesta di un blogger della Mtv, Joey Parker: “Siamo d’accordo con te. I nostri personaggi delle emoji sono basati sullo standard Unicode, necessario perché essi vengano mostrati correttamente su molte piattaforme. Ci vuole più diversità nel gruppo delle emoji, e noi stiamo lavorando a stretto contatto con l’Unicode Consortium nello sforzo di aggiornare lo standard.”

Un standard da aggiornare

Ma che cos’è l’Unicode Consortium? Si tratta di un consorzio internazionale di aziende non a fini di lucro finalizzato alla creazione di uno standard internazionale di codifica del linguaggio dei computer. Tale linguaggio, l’Unicode, è stato di fondamentale importanza per la globalizzazione di software.

La questione di integrare nuovi simboli deve quindi andare nella direzione di rispetto di questo standard ma deve assolutamente anche riflettere il carattere multietnico della società che li fruisce, dando la possibilità alle etnie di tutto il mondo di identificarsi nel linguaggio di comunicazione per simboli ormai comunemente utilizzato dagli utenti di smartphone e tablet.