L’aumento dell’utilizzo di erbe medicinali per la cura del corpo è stato accompagnato dalla crescita dei casi di allergie, spesso nemmeno conosciute
Curarsi con prodotti naturali come le erbe medicinali non è sempre un bene. Dal congresso della Siaic Interactive School a Cagliari è emerso che l’uso di questi rimedi è spesso accompagnato da reazioni allergiche di cui nemmeno si conosceva l’esistenza. Gioacchino Calapai, della European Medicines Agency di Londra, ha spiegato che “non è raro assistere alla comparsa di reazioni che non sono immediatamente messe in relazione con la loro causa reale, cioè l’uso di prodotti che contengono erbe medicinali”.
Le erbe da tenere d’occhio
Nella lista delle erbe medicinali che è meglio utilizzare con attenzione c’è la “Cimicifuga Racemosa”, una pianta sfruttata per la sua capacità di curare i disturbi della menopausa, che può causare danni al fegato e astenia. Anche l'”Erba di San Giovanni (Hypericum Perforatum), che viene usata per la cura della depressione, se utilizzata con farmaci antidepressivi può provocare una sindrome da eccesso di serotonina che in alcuni casi porta alla morte. Tra le erbe “pericolose” figurano anche l’arancio amaro (Citrus Aurantium), che sarebbe tossico per l’uomo, e la Kava (Piper Methysticum), utilizzata per i suoi effetti inebrianti, che è stata ritirata dal commercio perché causa di gravi danni al fegato.
Per chi volesse curarsi in modo naturale e senza il timore di essere intossicato, gli esperti consigliano invece una moderata attività fisica, che spesso è meglio di qualunque medicina.
