Ancora più dinamica, leggera, potente e veloce: la Audi presenta la R8 GT, un’edizione limitata della sportiva ad alte prestazioni R8.

La potenza del suo V10 da 5,2 litri è stata aumentata a 560 CV (412 kW) e il peso della vettura è stato ridotto di 100 kg. La R8 GT scatta da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi e raggiunge la velocità massima di 320 km/h. Per quanto riguarda i consumi, l’efficiente motore a iniezione diretta si accontenta in media di 13,9 litri di carburante ogni 100 km.

Rispetto alla R8 5.2 FSI quattro, il peso della Audi R8 GT è stato drasticamente ridotto. Questa sportiva ad alte prestazioni pesa 1.525 kg (senza conducente, inclusa la trazione integrale permanente quattro) e il suo rapporto peso-potenza è di appena 2,72 kg per CV. A ciò contribuiscono in misura decisiva, oltre alla carrozzeria in alluminio ASF (Audi Space Frame), anche numerosi nuovi componenti in materiale composito di fibra di carbonio.

La R8 GT è un’auto con un’accelerazione trasversale mozzafiato e una reattività pressoché immediata. Le ruote da 19” la incollano all’asfalto, i potenti freni in ceramica rinforzata con fibra di carbonio controllano superbamente la potenza. Con la R8 GT il concetto di “sportiva ad alte prestazioni” assume un nuovo significato.

Dotata di un temperamento forte, si presenta con un design che è un’opera d’arte e un capolavoro della tecnica. Come tipico della Audi, il design si concentra sull’essenziale, evitando qualsiasi ridondanza. Le dimensioni sono quelle ideali di una supersportiva: 4,43 m di lunghezza, 2,65 m di passo, 1,93 m di larghezza ma solo 1,24 m di altezza.

I designer Audi hanno apportato numerose modifiche agli esterni, molte delle quali servono a ridurre il peso e a migliorare ulteriormente l’aerodinamica della vettura.

Ad alta velocità la R8 GT, senza alcun aumento del coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,36 Cx e della superficie frontale di 1,99 m2, genera ancora più deportanza del modello da cui deriva.

Il telaio della calandra single-frame, le centine e i listelli delle prese d’aria sono in grigio titanio opaco, la griglia della calandra è verniciata in nero opaco. Lo splitter anteriore sotto il paraurti possiede un doppio labbro ed è realizzato in materiale composito di fibra di carbonio (CFK). Slanciate alette poste negli angoli frontali, elegantemente incurvate e anch’esse realizzate in fibra di carbonio, incrementano la pressione di contatto sull’asse anteriore.

Una caratteristica peculiare della Audi R8 GT è data dai proiettori in tecnologia LED di serie che svolgono tutte le funzioni con diodi elettroluminescenti dalla luce chiara e omogenea, di lunga durata e a basso consumo energetico. Queste luci conferiscono al nuovo modello di punta della gamma R8 un aspetto inconfondibile, sia di giorno sia di notte. I riflettori ricordano il guscio di una conchiglia aperta; le luci diurne, costituite rispettivamente da 24 LED, formano una fascia continua.

Sulla fiancata della R8 GT predominano i sideblade, che convogliano l’aria verso il motore e sono anch’essi realizzati in materiale composito di fibra di carbonio opaco. Il corpo di dimensioni ridotte dei retrovisori esterni con indicatori di direzione a LED è dello stesso materiale, mentre la loro base con i listelli traforati è in alluminio. Per i cerchi da 19” la Audi ha sviluppato un esclusivo design a cinque razze doppie a Y in look titanio. I parafanghi anteriori recano il logo R8 GT, i sottoporta sono più larghi rispetto a quelli della versione normale.

Le modifiche sul lato posteriore sono particolarmente evidenti. Lo spoiler, montato in modo fisso alla carrozzeria con due supporti, è in materiale composito opaco in fibra di carbonio e, rispetto alla soluzione di serie, consente di risparmiare 1,2 kg di peso. Le griglie di aerazione su entrambi i lati del lungo portellone posteriore si presentano con una nuova linea, così come il paraurti in fibra di carbonio che racchiude grandi terminali di scarico circolari e feritoie di ventilazione per i passaruota.

Il diffusore, di maggiori dimensioni, è anch’esso in materiale composito di fibra di carbonio; il pannello della targa e le larghe lamelle posteriori sono in grigio titanio opaco. Le luci posteriori, concepite come i fari anteriori a tecnologia LED, sono racchiuse in un alloggiamento scuro con copertura in vetro trasparente. La R8 GT è disponibile in quattro colori carrozzeria: arancio Samoa metallizzato, argento ghiaccio metallizzato e nero profondo perla; come optional è disponibile il grigio Suzuka opaco.

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La carrozzeria

Il modello da cui è stata sviluppata la Audi R8 GT è concepito in base ai principi Audi della costruzione leggera: la R8 5.2 FSI quattro, con trazione quattro di serie, pesa 1.625 kg (senza conducente). La sua carrozzeria è realizzata in alluminio e presenta la classica struttura ASF (Audi Space Frame). Nodi pressofusi e profilati estrusi costituiscono un’ossatura altamente resistente che integra lamiere d’alluminio mediante accoppiamento dinamico e geometrico. Come materiale per il telaio del motore viene utilizzato un magnesio ultraleggero.

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La carrozzeria Space Frame, che viene realizzata nello stabilimento di Neckarsulm (Germania) in un complesso processo di lavorazione eseguito in gran parte a mano, pesa soltanto 210 kg. Questa struttura è estremamente rigida e resistente agli urti. Essa fa sì, inoltre, che l’handling della vettura sia di estrema precisione e il comfort a bordo, dal punto di vista delle vibrazioni, eccellente.

L’obbiettivo degli ingegneri Audi di ridurre il peso della vettura di ulteriori 100 kg rappresentava, insomma, una sfida impegnativa, che è stata affrontata come di consueto con la massima competenza e con un approccio che ha coinvolto tutti i campi della tecnica. L’ago della bilancia alla fine si è fermato sui 1.525 kg (senza conducente).

Il parabrezza della R8 GT è realizzato in vetro in spessore ridotto. La paratia che separa abitacolo e vano motore è in policarbonato leggero e resistente, così come il vetro del lunotto grazie al quale il motore V10 può mostrare tutta la sua bellezza. Queste tre modifiche hanno generato un risparmio di 9 kg. Il peso del portellone anteriore in alluminio (che si apre su un bagagliaio di 100 litri) è stato ridotto di 2,6 kg utilizzando una lamiera più sottile e diversamente modellata.

Nella riduzione del peso di questa sportiva ad alte prestazioni ha avuto un ruolo centrale anche il portellone posteriore. Il materiale sintetico rinforzato in fibra di carbonio con cui è realizzato sotto forma di struttura autoportante ha consentito di eliminare altri 6,6 kg. Il paraurti posteriore e i sideblade, anch’essi nello stesso materiale, hanno contribuito a ridurre ulteriormente il peso rispettivamente di 5,2 e 1,5 kg. Per il peso molto contenuto e l’elevata resistenza, i materiali compositi in fibra di carbonio sono ideali per la realizzazione di alcuni settori di una sportiva dalle alte prestazioni.

L’abitacolo

Anche all’interno della R8 GT i progettisti Audi hanno lavorato intensamente per contenere il peso. Il nuovo pavimento in costruzione leggera contribuisce a una riduzione di peso di 7,9 kg; i sedili avvolgenti con telaio in materiale sintetico rinforzato in vetroresina eliminano nel complesso altri 31,5 kg.

La leva selettrice dal nuovo design, che reca il numero di serie specifico della R8 GT, è realizzata in fibra di carbonio e alluminio. Il “monoposto”, la grande linea ad arco che abbraccia il cruscotto generosamente dimensionato e perfettamente ergonomico, è in fibra di carbonio opaco.

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Come tipico per la Audi, gli interni sono lavorati con estrema accuratezza. I materiali sono esclusivi e conquistano per la loro piacevole estetica e la loro qualità. I colori che predominano sono il grigio scuro e, come in ogni autentica sportiva, il nero. Il volante sportivo con la corona appiattita nella parte inferiore, il cielo, i montanti, il paraginocchia, la leva del freno a mano e i sedili avvolgenti sono rivestiti in Alcantara. Le cuciture a contrasto, in tre colori a scelta, conferiscono agli interni un esclusivo tocco di classe. Piccoli LED provvedono all’illuminazione interna.

Per il pannello posto tra abitacolo e vano motore, i rivestimenti delle portiere, la palpebra degli strumenti e la plancia viene utilizzato un nuovo materiale sintetico, leggermente ruvido ed esteticamente simile alla pelle di squalo. La strumentazione integra quadranti bianchi con badge R8 GT; il tunnel centrale e i rivestimenti delle portiere presentano inserti in tinta con la carrozzeria. I sottoporta sono dotati di battitacco in alluminio opaco, anch’essi decorati con logo R8 GT.

Il motore

Con i coperchi delle testate verniciati in rosso, il V10 trasforma la Audi R8 GT in una vera auto da corsa. Per accelerare da 0 a 100 km/h bastano 3,6 secondi, da 0 a 200 km/h appena 10,8 secondi. La velocità massima è di 320 km/h.

Il brillante dieci cilindri, con cilindrata di 5.204 cm3, è dotato di una gestione elettronica rielaborata che ne aumenta la potenza di 35 CV (26 kW). Gli attuali 560 CV (412 kW) vengono erogati a 8.000 giri, mentre a 8.700 giri interviene il limitatore elettronico. A 6.500 giri la curva di coppia raggiunge il suo massimo di 540 Nm, 10 Nm in più rispetto alla versione normale. La potenza specifica del V10 è di 107,6 CV (79,2 kW) per litro di cilindrata. Il rapporto peso-potenza della R8 GT è di 2,72 kg per CV (3,70 kg per kW).

Fra le caratteristiche peculiari del V10 rientra l’angolo delle bancate di 90 gradi, che abbassa il baricentro. La lubrificazione a carter secco consente una posizione di montaggio ribassata. La pompa dell’olio dedicata garantisce la lubrificazione del quattro valvole anche con accelerazione trasversale estrema, assicurando al contempo un funzionamento altamente efficiente.

Questo motore a corsa lunga (alesaggio x corsa: 84,5 x 92,8 mm), montato da mani esperte nello stabilimento motori della Audi di Györ (Ungheria), pesa solo 258 kg. Il basamento è in una lega di silicio e alluminio leggera e al contempo altamente resistente; l’elevata percentuale di silicio conferisce la massima longevità alle canne dei cilindri. Un robusto telaio per i ponti inferiori dei cuscinetti dell’albero motore, il cosiddetto bedplate, aumenta ulteriormente la rigidità del blocco.

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Per combinare la massima rigidità al minimo peso, l’albero motore è del tipo Common Pin. Le bielle dei pistoni contrapposti sono collegate al medesimo perno di manovella, il che consente l’esecuzione delle accensioni alternativamente a 54° e a 90°.

Proprio questo è uno dei segreti dell’entusiasmante sound del V10. Le sonorità sono inconfondibili e, con l’aumentare del numero di giri, assumono sfaccettature sempre nuove con possenti acuti che si stagliano su uno sfondo di roboanti bassi. Due valvole all’interno dello scarico modulano il volume e il timbro in base alle condizioni di carico e al numero di giri del motore.

Il potente motore aspirato consuma in media 13,9 litri ogni 100 km. Considerando l’enorme potenza, l’efficienza è decisamente elevata. Con l’iniezione diretta FSI il carburante viene convogliato nelle camere di combustione con una pressione che raggiunge i 120 bar. Ciò consente un’elevata compressione di 12,5:1, che favorisce, di nuovo, l’efficienza. Valvole “tumble” nei canali di aspirazione ottimizzano il riempimento della camera di combustione imprimendo all’aria aspirata un movimento di turbolenza di forma circolare. Gli alberi a camme – e con loro la pompa dell’olio, la pompa dell’acqua e parti dei gruppi ausiliari – vengono azionati da catene esenti da manutenzione poste sul lato posteriore del motore. Questo principio costruttivo – una peculiarità dei motori V8 e V10 della Audi – contribuisce in misura significativa a rendere compatti i propulsori. Il condotto di aspirazione in plastica leggera è progettato in modo da ottimizzare i flussi. Gli ingegneri hanno appositamente rinunciato a un condotto di aspirazione a geometria variabile per poter configurare il motore in modo ottimale nella fascia di regime superiore.

Anche per quanto riguarda i componenti attigui al motore, gli ingegneri Audi hanno apportato riduzioni di peso. La batteria è stata alleggerita di 9,4 kg, il modulo di aspirazione di 2,3 kg e l’isolamento acustico del vano motore di 2,8 kg. Sono stati presi anche ulteriori provvedimenti per il contenimento del peso. Le estremità dei terminali dell’impianto di scarico, ad esempio, sono state realizzate in acciaio leggero.

La trasmissione

La Audi R8 GT monta un cambio R tronic comandato mediante bilancieri al volante. Il cambio automatizzato offre i vantaggi di un cambio manuale (elevata efficienza, dimensioni compatte e peso ridotto), ma cambia i suoi sei rapporti molto più velocemente di qualunque conducente.

La velocità degli innesti dell’R tronic varia in funzione di numero di giri e programma selezionato; sono rispettivamente disponibili due modalità manuali e due automatiche. Con un carico e un regime elevati il cambio di marcia richiede appena un decimo di secondo.

L’unità di comando dell’R tronic riceve i comandi del conducente elettricamente. Il circuito dell’olio idraulico, comandato da una pompa elettrica, predispone la pressione necessaria di 40-50 bar. L’impianto idraulico aziona la frizione che, con un diametro di 215 mm, è estremamente compatta, come richiesto anche dalla bassa posizione di montaggio dei motori R8. Il cambio di marcia avviene con l’ausilio di un secondo blocco idraulico.

Il cambio R tronic è abbinato al programma “launch control”, che garantisce alla R8 GT partenze scattanti e comanda tanto le valvole a farfalla quanto l’innesto della frizione a un elevato regime di spunto. La potenza del motore viene così trasmessa all’asfalto con l’ideale coefficiente d’attrito degli pneumatici.

Grazie al suo motore centrale montato longitudinalmente, la Audi R8 GT presenta una ripartizione del peso tra i due assi con un rapporto di 43 a 57 e la trasmissione quattro è stata appositamente adeguata per trasmettere gran parte della coppia sull’asse posteriore. Il cambio è montato dietro il V10 e integra una presa di potenza per un albero cardanico che passa sotto il motore e, mediante un giunto viscostatico che controlla la trasmissione delle forze, si collega all’asse anteriore. In condizioni di marcia normali circa il 15% della coppia viene trasferita sull’asse anteriore; quando le ruote posteriori cominciano a slittare un altro 15% viene rapidamente trasmesso all’avantreno.

Il componente principale del giunto è un pacco di dischi a lamelle immerse in un liquido viscoso. Se in seguito a una riduzione della trazione sull’asse posteriore le lamelle cominciano a ruotare a velocità assai differenti, l’olio diventa più viscoso a causa del suo attrito interno e sull’asse anteriore viene trasmessa una coppia maggiore. Sul retrotreno della Audi R8 GT un differenziale autobloccante meccanico migliora ulteriormente la trazione. In caso di accelerazione l’effetto bloccante è pari al 25%, in fase di rilascio è pari al 40%.

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Il telaio

L’handling della Audi R8 GT garantisce un divertimento di guida allo stato puro: la sportiva ad alte prestazioni affascina per un’accelerazione trasversale mozzafiato e una reattività eccezionale e pressoché immediata. Il motore è in posizione centrale, accanto all’asse verticale: nei veloci cambi di direzione l’inerzia della sua massa non è quasi percepibile. In ogni situazione la R8 GT reagisce dinamicamente, con grande precisione e stabilità.

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Per quanto riguarda le sospensioni, la Audi adotta la classica struttura mutuata dalle competizioni: le ruote sono guidate da doppi bracci trasversali in alluminio. Il servosterzo idraulico a pignone e cremagliera fornisce al conducente un feedback assai sensibile della strada; con un rapporto di 16,3:1 dispone di una demoltiplicazione diretta. L’assetto è stato adattato in modo ottimale e la carrozzeria risulta ribassata di circa 10 mm. Una maggior campanatura delle ruote anteriori e posteriori migliora ulteriormente la manovrabilità.

Il modello di punta della serie R8 monta cerchi fucinati da 19” provenienti dagli impianti di Neckarsulm (Germania). Quelli anteriori sono nella misura 8,5Jx19, quelli posteriori in misura 11Jx19 con pneumatici rispettivamente di 235/35 e 295/30. L’indicatore di controllo della pressione degli pneumatici è di serie. In combinazione con cerchi a richiesta, per gli pneumatici posteriori è disponibile anche la misura 305/30. Per chi desidera conferire alla vettura un carattere più sportivo, la Audi offre pneumatici sportivi che su fondo asciutto assicurano prestazioni entusiasmanti. Una potenza estrema richiede un controllo superiore: dietro i grandi cerchi della R8 GT sono montati di serie freni a disco forati e autoventilanti in ceramica rinforzata con fibra di carbonio.

I dischi anteriori hanno un diametro di 380 mm, quelli posteriori di 356 mm. Le corone di attrito sono avvitate a tamburi in alluminio mediante elementi elastici. L’impianto freni pesa nel complesso 9 kg in meno rispetto a quello con componenti e viti in acciaio. Le pinze dei freni in alluminio, davanti con sei pistoncini, sono anodizzate in rosso – un colore esclusivo per la R8 GT – e recano la scritta “Audi ceramic”. Conformemente al principio della costruzione leggera, gli ingegneri Audi hanno lottato contro ogni grammo di peso superfluo anche nei freni.

Premendo un tasto si può impostare in qualsiasi momento la modalità sportiva del programma elettronico di stabilizzazione (ESP) che, quando si accelera in uscita dalle curve, assicura un sovrasterzo spettacolare, ma al contempo sicuro. Per la guida in circuito, il sistema può anche essere disattivato completamente.

Gli equipaggiamenti

Nonostante il severo rispetto del principio della costruzione leggera, la R8 GT non fa mancare nulla al suo conducente. Il modello di punta della serie offre il climatizzatore automatico, due alzacristalli elettrici, il sistema di navigazione con logica di comando MMI, un potente impianto audio, un sistema d’informazione per il guidatore e l’ausilio al parcheggio con segnalazione acustica e visiva. L’ESP integra una funzione di assistenza che facilita la partenza in salita. In caso di incidente intervengono due airbag anteriori e il sistema di protezione integrale della testa.

Su richiesta, la Audi monta un impianto audio a 10 canali da 465 Watt di Bang & Olufsen con dodici altoparlanti, cambia CD e “Audi Music Interface” per la pratica integrazione di un lettore mobile. Inoltre è disponibile un’interfaccia cellulare tramite Bluetooth, su richiesta anche con il nuovo microfono nella cintura di sicurezza. Questo dispositivo è composto, in realtà, da tre piccoli microfoni integrati nelle cinture, a cui se ne aggiunge un quarto collocato sul telaio del parabrezza. Inoltre la Audi offre la scelta fra selleria completamente in pelle, sedili regolabili e riscaldabili elettricamente, volante multifunzione, cappelliera in Alcantara, pacchetto portaoggetti, elementi di comando in pelle con cuciture a contrasto, impianto di regolazione della velocità e serbatoio da 90 litri.

Chi ama i dettagli esclusivi può scegliere tra un’ampia gamma di equipaggiamenti opzionali. Per gli esterni sono disponibili due cerchi opzionali, uno splitter anteriore in tinta con la carrozzeria e un rivestimento del vano motore in fibra di carbonio opaco con luci a LED. Nell’abitacolo si può optare per elementi in fibra sulle portiere, sul tunnel, nel cruscotto e sulla plancia. Inoltre è possibile avere cinture in colore rosso, arancione o grigio, tappetini con scritta R8 GT e battitacchi in fibra di carbonio illuminati in rosso. Su richiesta sono disponibili sedili con base in materiale composito di fibra di carbonio, ancora più leggeri dei gusci in vetroresina. Come optional, nel rivestimento in Alcantara può essere ricamato il logo R8 GT.

Per gli amanti della guida in circuito è inoltre disponibile un pacchetto Corsa che comprende rollbar integrati in rosso o in nero, collaudati e omologati anche per la circolazione su strada, cinture di sicurezza a quattro punti di ancoraggio in rosso o in nero, estintore e interruttore per lo stacco della batteria. Il modulo opzionale anteriore, pensato per la sola guida in circuito, comprende un apposito sistema di bloccaggio per le cinture di sicurezza a quattro punti e trasforma il roll-bar in un sistema integrale a gabbia.

La R8 GT è proposta in serie limitata a 333 esemplari, di cui 10 per l’Italia, ciascuno dei quali è dotato di una targhetta con il numero di serie sul pomello del cambio.